Abstract/Sommario: Anche in Giordania non mancano contraddizioni e debolezze, ma il Paese sembra aver imboccato con decisione la via della modernizzazione e del dialogo con l'Occidente. una condizione di apertura di cui beneficia anche la Chiesa cattolica presente in Giordania con parrocchie, opere sociali, scuole, asili. Una realtà vitale, di stimolo anche alle altre comunità cristiane del Medio Oriente. In Giordania c'è anche una significativa presenza francescana, attiva nel mondo della scuola ed imp ...; [Leggi tutto...]
Anche in Giordania non mancano contraddizioni e debolezze, ma il Paese sembra aver imboccato con decisione la via della modernizzazione e del dialogo con l'Occidente. una condizione di apertura di cui beneficia anche la Chiesa cattolica presente in Giordania con parrocchie, opere sociali, scuole, asili. Una realtà vitale, di stimolo anche alle altre comunità cristiane del Medio Oriente. In Giordania c'è anche una significativa presenza francescana, attiva nel mondo della scuola ed impegnata nella custodia di uno dei più suggestivi santuari di Terra Santa: il Monte Nebo. Gli articoli del dossier: Crocevia d'Oriente ( Il pccolo regno hascemita si trova all'incrocio dei maggiori conflitti della regione mediorientale. La politica di apertura del giovane sovrano e le conseguenze nefaste delal guerra in Iraq); Il dialogo della misericordia ( l'impegno per i giovani e la famiglia, il dramma dei tanti cristiani irachemi, il lavoro per i disabili fisici e mentali. Mons. Selim Sayeh, vicario Patriarcale di Amman, traccia il profilo della Chiesaa cattolica in Giordania. Secondo alcune stime i cristiani sono il 3% della popolazione, cioè circa 15-160 mila. Ad essi si devono aggiungee 20-25 mila iracheni cristiani, la cui maggioranza è cattolica di rito caldeo. Poi ci sono almeno 8.000 cattolici dello Sri Lanka e 12 mila filippini, per non contare gli europei. Probabilmente la comunità cristiana si aggira intorno alle 200.000 persone. Il blocco più consistente , circa 42.000, è di cattolici; seguono i cattolici melchiti - 22.000 fedeli-. Gli ortodossi, nelle varie denominazioni, costituiscono la metà dei cristiani. I copti sono circa 8.000, i protestanti 5-6.000. Il dialogo religioso non esiste. I cristiani non sono mai stati discriminati in quanto tali. Il principale problema pastorale è la famiglia, ancora sana per il momento); Il motore della solidarietà ( l'impegno umanitario della Caritas giordana); Miracolo ad Amman (Le scuole cattoliche rappresentano ancora oggi uno strumento insostituibile per favorire relazioni di stima e di amicizia tra cristiani e musulmani. L'esperienza del Terra Santa College di Amman, cuore della presenza francescana in Giordania. Le scuole cristiane in Giordania sono 93, di cui 43 materne. Esse sono frequentate complessivamente da 24.000 studenti, con 1.800 persone impiegate); Il dramma dei cristiani iracheni (Sono almeno 25.000 i cristiani iracheni in Giordania: famiglie spezzate, vite distrutte. Responsabile dei cattolici Caldei è p. Raymond Moussalli); Comunità francescana al servizio dei pellegrini: Monte Nebo ( I francescani riuscirono ad acquistare, tramite un intermediario, il monte Nebo nel 1935: fra Girolamo Mihaic riuscì ad avere anche il permesso degli scavi che furono affidati allo Studium Biblicum Franciscanum. Vi si fecero tre grandi campagne di scavi: nel 1933, 1935 e 1937. Sulla cima del monte Siyagha, una delle due vette del Monte Nebo, è stato ritrovato il Memoriale di Mosè, la basilica a tre navate colonnate che risle alla metà del 6. secolo. Oggi il monte Nebo è una meta di pellegrinaggio, sede del Franciscan Archaeological Institute diretto da p. Michele Piccirillo)