Abstract/Sommario: Sono probabilmente mezzo milione in tutto il mondo e 15 mila solo in Israele gli Ebrei che credono che Yeshua, Gesù, sia il messia atteso dal popolo ebreo: sono gli ebrei messianici che si richiamano ai primi discepoli di Gesù. Non vogliono essere confusi con gli ebrei convertiti al cristianesimo che ritengono un'eresia paganizzante. Essi si iscrivono nella Torah. Con il concilio di Nicea del 325 il cristianesimo tagliò i ponti con l'ebraismo, proibendo l'osservanza dello Shabbath e d ...; [Leggi tutto...]
Sono probabilmente mezzo milione in tutto il mondo e 15 mila solo in Israele gli Ebrei che credono che Yeshua, Gesù, sia il messia atteso dal popolo ebreo: sono gli ebrei messianici che si richiamano ai primi discepoli di Gesù. Non vogliono essere confusi con gli ebrei convertiti al cristianesimo che ritengono un'eresia paganizzante. Essi si iscrivono nella Torah. Con il concilio di Nicea del 325 il cristianesimo tagliò i ponti con l'ebraismo, proibendo l'osservanza dello Shabbath e dei riti ebraici. Ma la 'setta' del giudaismo messianico sopravvisse nei secoli e dopo la 'Guerra dei sei giorni' del 1967 si ripopose in Israele come movimento distinto ed indipendente da qualsiasi connotazione cristiana. Le prime sinagoghe messianiche vengono costrute negli Stati Uniti (Filadelfia e Washington) e le diverse comunità si raccordano nell'Unione delle Congregazioni messianiche ebraiche. I messianici hanno registrato unacrescita straordinaria alla fine del 20. sec. In Israele esistono 80 comunità, soprattutto in Galilea. L'ebraismo messianico è molto variegato per quanto riguarda la teologia e la liturgia. Il giudaismo classico vede in loro dei traditori, missionari cristiani travestiti da 'fratelli'
Abstract/Sommario: Nel dossier: Gli argonauti della Parola / Pietro Kaswalder (fin dai primi secoli, nonostante difficoltà e pericoli, si affacciano ai Luoghi Santi i primi pellegrini cristiani desiderosi di conoscere la terra in cui nacque Gesù e di verificare in loco il contenuto di Bibbia e Vangeli: essi lasciarono preziosi racconti di viaggio); Bisaccia e bordone / p.Giovanni Loche (a partire dalle crociate si moltiplicano i viaggi alla scoperta dell'Oriente e dei Luoghi Santi, non solo da parte di p ...; [Leggi tutto...]
Nel dossier: Gli argonauti della Parola / Pietro Kaswalder (fin dai primi secoli, nonostante difficoltà e pericoli, si affacciano ai Luoghi Santi i primi pellegrini cristiani desiderosi di conoscere la terra in cui nacque Gesù e di verificare in loco il contenuto di Bibbia e Vangeli: essi lasciarono preziosi racconti di viaggio); Bisaccia e bordone / p.Giovanni Loche (a partire dalle crociate si moltiplicano i viaggi alla scoperta dell'Oriente e dei Luoghi Santi, non solo da parte di pellegrini cristiani: essi ci hanno lasciato racconti e mappe di grande importanza storica); Il viaggio di fra Giovanni in Terra Santa / p. Eugenio Alliata (per la storia della presenza francescana molto importante è la Descriptio Terrae Sanctae di fra Giovanni di Fedanzola da Perugia del 14. sec., il cui testo, considerato perduto, è stato ritrovato da p. Cesare Cenci nella Biblioteca Casanatense di Roma nel 1983. L'opera è stata finalmente pubblicata nel 2003 dallo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalmemme. P. Fedanzola compilò per sé e per gli altri una descrizione molto accurata della Terra Santa nella quale integrò e spesso anche corresse, la diffusissima Descriptio del domenicano Burcardo); Un cronista "francescano" / p. Michele Piccirillo (il notaio De Martoni, nel resoconto del suo viaggio in Terra Santa del 1394, è il primo a ricordare la presenza e l'opera dei frati minori nei Luoghi Santi)