Abstract/Sommario: Il dossier è totalmente dedicato al convegno di studi avvenuto il 30 Novembre 2004 sul tema delle Religioni e pratiche formative, realizzato dall'ISCSM e l'Associazione Italiana dei Catecheti. L' interrogativo di fondo dei vari contributi è la possibile incultuturazione del Cristianesimo, dal punto di vista pedagogico e della formazione religiosa. In particolare i singoli articoli: Religioni e pratiche formative / Luciano Meddi (Tra i fattori di crisi dell'azione missionaria vi è anch ...; [Leggi tutto...]
Il dossier è totalmente dedicato al convegno di studi avvenuto il 30 Novembre 2004 sul tema delle Religioni e pratiche formative, realizzato dall'ISCSM e l'Associazione Italiana dei Catecheti. L' interrogativo di fondo dei vari contributi è la possibile incultuturazione del Cristianesimo, dal punto di vista pedagogico e della formazione religiosa. In particolare i singoli articoli: Religioni e pratiche formative / Luciano Meddi (Tra i fattori di crisi dell'azione missionaria vi è anche la prospettiva di una insufficiente preparazione degli agenti della missione? l'A. individua alcuni elementi che portano ad affermare l'inedeguatezza della formazione riguardo all'impatto con le trasformazioni dei riferimenti culturali tradizionali in tutti i continenti, una vera e propria svolta antropologica e sociale. Come si pone il cristianesimo rispetto a questo contesto? La via di soluzione potrebbe essere l'inculturazione, la contestualizzazione della fede. La missione cristiana deve ancora cercare un incontro con i linguaggi religiosi tradizionali e contemporaneamente dovrà elaborare un incontro più profondo tra il messaggio evangelico e le istanze di modernità proprie di ogni singolo contesto); Pratiche formative nelle Religioni Tradizionali Africane / Kipoy Pombo (L'A. presenta in sintesi i contenuti essenziali della Religone Tradizionale africana, sottolineando che ancor oggi essa è un elemento centrale della vita e della cultura africana. In particolare si sofferma sulle pratiche iniziatiche quali momenti educativi che segnano varie tappe dello sviluppo personale e sociale del singolo,costituendo un metodo teorico-pratico di comunicazione plenaria dei valori morali. Per essa l'iniziatore si rivolge al tempo stesso all'intelligenza e alla volontà, apre lo spirito colpendo i sensi e il corpo. Il ricorso al simbolo è utilizzato nel contesto iniziatico facendo buon uso della capacità dello spirito, sfruttando il lato sensibile dei simboli per toccare l'uomo nel vivo della sua esistenza); Pratiche formative dell'Induismo / Benedict Kanakappally (Lungi dall'essere una religione uniforme e compatta, l'induismo è in realtà una tradizione religiosa ramificata in una molteplicità di confessioni religiose abbastanza distintive -es. il Vaishnavismo, il Sivaisme etc.-. L'insegamento religioso nei testi tradizionali è specifico per le diverse caste e consiste nell'inculcare la conoscenza degli inalienabili diritti ed obblighi religiosi corrispondenti a ciascuna delle quattro caste tradizionali, o meglio delle primetre, poichè l'induismo tradizionale si è disinteressato del tutto della formazione (religiosa e secolare) della quarta casta cui è proibito ogni contatto con le scritture e i luoghi sacri. Di fatto l'induismo privilegia l'esperienza a discapito del dogma e la realzazione personale a discapito dell'adesione ad una 'chiesa'. L'induismo vanta comunque un antico sistema d'educazione religiosa noto come guru-kula -che significa: nella casa del maestro- che ha cessato di esistere a seguito del dominio coloniale e dell'introduzione del modello educativo occidentale. Ma accanto a queste è sempre esistito un modello più informale di educazione religiosa, grazie a guru itineranti. L'A. passa brevemente in rassegna istesti sacri sui quali si basa l'educazione religiosa, ma anche altre forme letterarie e teatrali, musicali o di danza attraverso le quali l'educazione religiosa e il servizio divino erano a portata di tutti. Le stesse feste religiose assumono una notevole importanza. Diversamente dai metodi seguiti tradizionalmente, nel programma catechistico promosso dalle nuove organizzazioni induiste figurano anche discorsi e omelie sulle dottrine induiste , utilizzando anche i più moderni sistemi di comunicazione di massa); Pratiche formative nel buddismo / Dinh Duc Dao ( L'A- da una presentazione degli aspetti peculiari del buddhismo ed espone le tappe delle pratiche formative, in particolare la formazione dei bonzi nei monasteri o pagode. I giovani del Buddhismo Theravada , prima di raggioungere l'età adulta, passano i mesi di pioggia nel monastero; coloro che scelgono di vivere come monaci sono chiamati bhikkhu. Ogni programma formativo, che si svolge in cinque tappe ( ben elencate nel testo) tende sempre alla liberazione, Nirvana. Si sottolineano anche alcuni elementi importanti del metodo formativo: le cerimonie, l'istruzione, la memorizzazione, la pratica della vita monastica con le sue norme, l'importanza del maestro. L'A. si domanda infine se le pratiche formative del Buddhismo possono contribuire in qualche modo all'arricchimento del cammino formativo nella vita cristiana e sull'inculturazione) ; Islam e pratiche formative / Edoardo Sconamiglio (L'islam si presenta come pratica esteriore della fede -iman-: in tal senso è difficile applicare le categorie occidentali di educazione all'islam. Certamente è importante la comunità religiosa -umma islamiyya-, dalla quale il credente apprende il senso della fraternità universale e della solidarietà, nonchè lo strumento per diffondere la fede in Dio e nel suo Profeta. Importanti sono i luoghi per la trasmissione del pensiero religioso: la moschea, i santuari dei mausolei dei personaggi, la biblioteca, la madrasa. Per insegnare occorrre avere una licenza di trasmissione -igaza-. Le due fonti musulmane di ogni conoscenza sono il Corano e la Tradizione, o Sunna. La cultura musulmana, nel suo insieme, resta intrinsecamente tributaria della tradizione orale. All'interno della famigliasi riscontra una netta divisione dei ruoli: l'edcazione consisterà nell'aiutare il bambino a seguire un cammino che lo porterà dalla cerchia materna al mondo paterno, dall'ambito più prettamente biologico a quello culturale e sociale, attraverso varie tappe che sono segnate da particolari cerimonie. L''A. affronta da ultimo il disagio dei giovani musulmani immigrati in Europa. Davanti alle proposte multimediatiche della globalizzazione, le pratiche formative musulmane impongono il recupero del linguaggio, del testo scritto, della recitazione a memoria, della pratica coranica.