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Abstract/Sommario: L'evangelizzazione, spesso tragica, delle terre latino americane viene illustrata con precisione documentaria, mostrando lo sforzo dei missionari per migliorare la vita degli idigeni. I primi ad andare in Perù furono i Domenicani, nel 1532, al seguito di Pzzarro, cui seguiron i francescani e i padri mercedari. Dopo il 1550 giunsero in Perù gli agostiniani e i gesuiti. Nell'evangelizzazione del Perù del 16. secolo gli ordini religiosi ebbero quindi la priorità. Va ricordato che gli In ...; [Leggi tutto...] L'evangelizzazione, spesso tragica, delle terre latino americane viene illustrata con precisione documentaria, mostrando lo sforzo dei missionari per migliorare la vita degli idigeni. I primi ad andare in Perù furono i Domenicani, nel 1532, al seguito di Pzzarro, cui seguiron i francescani e i padri mercedari. Dopo il 1550 giunsero in Perù gli agostiniani e i gesuiti. Nell'evangelizzazione del Perù del 16. secolo gli ordini religiosi ebbero quindi la priorità. Va ricordato che gli Indios non poterono accedere al sacerdozio sino al 1772. La mancanza di sacerdoti nei primi decenni della conquista e l'obbligo ai coloni di "dottrinare" gli indios fu il motivo per il quale molti laici insegnarono la dottrina cristiana. Ma il lavoro dei catechisti non era riducibile al solo insegnamento della dottrina cristiana e catechismo.: "Che i preti insegnino a leggere, scrivere e il resto." fu una delle indicazioni date per l'evangelizzazione

Abstract/Sommario: L'articolo offre un excursus sulla cinematografia itaniana degli ultimi decenni, soffermandosi in particolare sulla produzione del regista Abbas Kiarostami

Abstract/Sommario: In Brasile, un Paese immenso, la Chiesa svolge un importante ruolo mediatico, grazie a numerose riviste, radio e società di produzione di audiovisivi ed è sempre più consapevole del ruolo e del valore della comunicazione ai fini dell'evangelizzazione

Abstract/Sommario: L'A. , occupandosi dell'esperienza di Dio nelle grandi religioni orientali, rileva come esse, pur non basandosi sulla fede in un Dio personale e creatore, diano largo spazio nella ritualità e nel culto ad una visione della divinità 'incontrata' nel mondo o nel propro intimo, più vicina a quella delle grandi religioni monteiste

Abstract/Sommario: Della pratica della Religione Tradizionale Africana l'autore evidenzia alcuni aspetti, tra i quali la necessità di servirsi di intermediari (spiriti e antenti) per instaurare un rapporto con Dio. Egli sottolinea comme la RTA possa essere considerata quale preparatio evangelica, per la sua credenza in un Dio creatore di uomini, animali e cose. Il concetto africano di Dio e della famiglia umana ben si adatta con l'idea di una Chiesa che abbraccia l'umanità intera