Abstract/Sommario: Articolo tratto da una conferenza dell'ottobre 2007.Viene ricordata brevemente la storia del buddhismo: passato a nord dell'India, soprattutto in Cina verso l'inizio della nostra era, per le tendenze popolari teistiche, il bodhisatva, la persona che avendo raggiunto l'illuminazione buddhista è pronta per entrare nel nirvana, viene considerato come un dio che si ferma al di qua del nirvana per aiutare i communi mortali a raggiungerlo. Tra i bodhisatva, uno dei più noti è Amida (di qui a ...; [Leggi tutto...]
Articolo tratto da una conferenza dell'ottobre 2007.Viene ricordata brevemente la storia del buddhismo: passato a nord dell'India, soprattutto in Cina verso l'inizio della nostra era, per le tendenze popolari teistiche, il bodhisatva, la persona che avendo raggiunto l'illuminazione buddhista è pronta per entrare nel nirvana, viene considerato come un dio che si ferma al di qua del nirvana per aiutare i communi mortali a raggiungerlo. Tra i bodhisatva, uno dei più noti è Amida (di qui amidismo). Questa concezione passa in Giappone già nel 6. sec. ma viene diffusa soprattutto nel 12. sec. da Honen che predica al popolo la assoluta fiducia in Amida e diffonde la pratica della ripetizione di quel nome. Il suo discepolo Shinran diventa l'epigono di questa corrente insegnando che Amida è così misericordioso da salvare tutti; non è l'invocazione del suo nome che conta, ma la sola fiducia in lui. Attualmente l'amidismo è la corrente buddhista più diffusa in Giappone e l'Autrice si rammarica che sia poco conosciuta in occidente dove si conosce maggiormente l'elitario zen. La "fede" di Shinran è per molti aspetti vicina a quella cristiana, ma le mancherebbe oltre al fondamento storico, quel rapporto interpersonale, basilare nel cristianesimo, che impegna moralmente e suppone la responsabilità personale.