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Abstract/Sommario: A grandi linee viene delineata anzitutto la storia della penetrazione islamica, molto lenta, sviluppatasi soprattutto nel 14. e 15. sec., da sud verso nord; poi la storia del cristianesimo, iniziata con l'arrivo degli spagnoli nel 1565 che, ricordando la loro lotta coi Mori, iniziarono a combattere i musulmani relegandoli nel sud. Sotto il governo americano (dal 1898 al 1946) fu favorita la emigrazione dal nord, cristiano, al centro sud poco popolato e dai locali musulmani ciò fu vist ...; [Leggi tutto...] A grandi linee viene delineata anzitutto la storia della penetrazione islamica, molto lenta, sviluppatasi soprattutto nel 14. e 15. sec., da sud verso nord; poi la storia del cristianesimo, iniziata con l'arrivo degli spagnoli nel 1565 che, ricordando la loro lotta coi Mori, iniziarono a combattere i musulmani relegandoli nel sud. Sotto il governo americano (dal 1898 al 1946) fu favorita la emigrazione dal nord, cristiano, al centro sud poco popolato e dai locali musulmani ciò fu visto come una colonizzazione. Con l'indipendenza, dal 1946, i musulmani del sud non si sentirono nel "loro" stato e dal 68 in poi sorsero vari movimenti di resistenza armata che tuttora continuano.
La chiesa cattolica si è impegnata per appianare i conflitti: sia i vescovi locali, sia i missionari tuttora mettono in atto varie iniziative; si ricorda in particolare il movimento Silsilah iniziato a Mindanao nel 1984 da P. D'Ambra del Pime.
L'Autore pensa che, nonostante l'indole pacifica dei filippini, i conflitti sono destinati a contimuare ed ne enumera le cause; tra queste la corruzione nella politica dei governanti, il fatto che i cattolici essendo maggioranza (su 90 milioni circa 80% sono cattolici, 12% protestanti, almeno 5% musulmani) siano portati a sottovalutare la posizione delle minoranze, da entrambe le parti la poca conoscenza della propria religione per cui tradizioni o diritti locali vengono identificati senz'altro come tipici di questa o quella religione.

Abstract/Sommario: I notevoli cambiamenti nella società giapponese (pochi figli, mobilità, divorzi, attenuazione dei legami familiari, soliltudine...costi della vita) stanno ingenerando meno considerazione per la tradizionale tomba di famiglia, più attaccamento, fin dopo morte, al proprio animale domestico, funerali e memorie cybernetiche.

Abstract/Sommario: Si accenna anzitutto alla storia dell'evangelizzazione dell'isola: i primi missionari sono domenicani e francescani spagnoli che vi giunsero dalle Filippine nel 1626, ma furono banditi dal 1662; i domenicani vi ritornano nel 1859 quando le potenze europee imposero alla Cina trattati di favore attirandosi però il disprezzo e l'odio del popolo.
Si narra l'inizio della comunità cristiana di Shuiwei dove un bos mafioso del luogo si fece prima protestante e poi cattolico; questo per dimost ...; [Leggi tutto...] Si accenna anzitutto alla storia dell'evangelizzazione dell'isola: i primi missionari sono domenicani e francescani spagnoli che vi giunsero dalle Filippine nel 1626, ma furono banditi dal 1662; i domenicani vi ritornano nel 1859 quando le potenze europee imposero alla Cina trattati di favore attirandosi però il disprezzo e l'odio del popolo.
Si narra l'inizio della comunità cristiana di Shuiwei dove un bos mafioso del luogo si fece prima protestante e poi cattolico; questo per dimostrare come il "dialogo tra culture", intese come interpretazioni della realtà (in questo caso da una parte lo straniero visto come "odiato" o come "apportatore di novità", o "di utilità", dall'altra il cristianesimo coi suoi valori), deve essere fatto personalmente da ciascun individuo.