Abstract/Sommario: La settima Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo ( 3 luglio - 2 agosto, 1987), come le precedenti, ha posto l'accento sul commercio internazionale quale fattore essenziale dello sviluppo, sottolineando tra l'altro che: a) in connessione con il commercio estero, lo sviluppo dipende anche e soprattutto da svariati fattori interni; b) pur rimanendo prioritario, il rapporto Nord-Sud si diversifica e si amplia; c) si modifica la natura dei beni scambiati. Le previsioni, ...; [Leggi tutto...]
La settima Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo ( 3 luglio - 2 agosto, 1987), come le precedenti, ha posto l'accento sul commercio internazionale quale fattore essenziale dello sviluppo, sottolineando tra l'altro che: a) in connessione con il commercio estero, lo sviluppo dipende anche e soprattutto da svariati fattori interni; b) pur rimanendo prioritario, il rapporto Nord-Sud si diversifica e si amplia; c) si modifica la natura dei beni scambiati. Le previsioni, infine sono formulate in tono d'incertezza e d'imprevedibilità per l'immediato futuro, data l'attuale crisi economica internazionale
Abstract/Sommario: In occasione del Sinodo dedicato ai laici, lo scorso 25 ottobre, Giovanni Paolo II ha canonizzato il prof. Giuseppe Moscati. L'Autore, che è postulatore generale della Compagnia di Gesù e che ne ha promosso la causa di canonizzazione, delinea brevemente i tratti principali della vita e dell'attività professionale del "medico santo". Nato nel 1880 a Benevento, il Moscati visse la professione di medico e ricercatore, apprezzato in Italia e in Europa, come una missione, risposta a una chi ...; [Leggi tutto...]
In occasione del Sinodo dedicato ai laici, lo scorso 25 ottobre, Giovanni Paolo II ha canonizzato il prof. Giuseppe Moscati. L'Autore, che è postulatore generale della Compagnia di Gesù e che ne ha promosso la causa di canonizzazione, delinea brevemente i tratti principali della vita e dell'attività professionale del "medico santo". Nato nel 1880 a Benevento, il Moscati visse la professione di medico e ricercatore, apprezzato in Italia e in Europa, come una missione, risposta a una chiara vocazione al servizio, segnato da una carità sempre crescente. Il segreto della sua vita sta tutto nel suo rapporto intenso con Dio: egli infatti era solito dire che il Signore gli "aveva concesso una grande grazia, cioè di capire che Egli è tutto e che io sono nulla". Morì a soli 46 anni e tutti dissero: "E' morto il professore santo"
Abstract/Sommario: Facendo seguito alla cronaca precedente, si dà il resoconto degli incontri del Papa con i rappresentanti del clero diocesano, dei seminaristi e novizi, dei religiosi e religiose, dei diaconi permanenti. Il Papa ha acconsentito che alcuni di tali incontri avessero la caratteristica di un colloquio ed è interessante conoscere ciò che realmente è stato detto al Papa, prima di ascoltarne la risposta. E' un modo di comprendere meglio i problemi concreti del clero statunitense e la portata d ...; [Leggi tutto...]
Facendo seguito alla cronaca precedente, si dà il resoconto degli incontri del Papa con i rappresentanti del clero diocesano, dei seminaristi e novizi, dei religiosi e religiose, dei diaconi permanenti. Il Papa ha acconsentito che alcuni di tali incontri avessero la caratteristica di un colloquio ed è interessante conoscere ciò che realmente è stato detto al Papa, prima di ascoltarne la risposta. E' un modo di comprendere meglio i problemi concreti del clero statunitense e la portata delle direttive pontificie. In una prossima cronaca descriveremo l'incontro con l'episcopato
Abstract/Sommario: L'Autore, che è vicedirettore del "Jesuit Refugee Service" della Curia generalizia dei gesuiti a Roma, descrive brevemente le aree investite dagli attuali flussi di profughi ed esamina i problemi geopolitici che la definizione del profugo comporta, notando come sia necessaria ampliare tale "status" fino a ricomprendervi i rifugiati interni, le vittime di operazioni militari e i profughi per motivi economici. Egli sostiene inoltre che i flussi di profughi sono probabilmente destinati ad ...; [Leggi tutto...]
L'Autore, che è vicedirettore del "Jesuit Refugee Service" della Curia generalizia dei gesuiti a Roma, descrive brevemente le aree investite dagli attuali flussi di profughi ed esamina i problemi geopolitici che la definizione del profugo comporta, notando come sia necessaria ampliare tale "status" fino a ricomprendervi i rifugiati interni, le vittime di operazioni militari e i profughi per motivi economici. Egli sostiene inoltre che i flussi di profughi sono probabilmente destinati ad accompagnarci fino a quando le superpotenze continueranno le loro politiche di contestazione e di militarizzazione delle istituzioni nazionali e multilaterali. I principali flussi di rifugiati sono infatti una conseguenza anche del conflitto mondiale tra USA e URSS e dei loro sforzi di proteggere ed estendere le proprie aree d'influenza. Il fenomeno dei rifugiati, quindi, è il segno più evidente del disordine di fondo che regna nella comunità internazionale
Abstract/Sommario: L'Autore, animatore del Gruppo ecumenico cristiano-ebraico di Milano, fa il punto su alcune premesse teoriche e sull'attuale situazione del dialogo fra cattolici ed ebrei. Osserva, tra l'altro, che una delle difficoltà proviene dal fatto che, mentre in campo cristiano il dialogo teologico col mondo ebraico non viene visto come "interreligioso", dagli ebrei, gelosi della propria identità, esso è sempre considerato come un incontro fra due religioni ben distinte e diverse. D'altronde l'a ...; [Leggi tutto...]
L'Autore, animatore del Gruppo ecumenico cristiano-ebraico di Milano, fa il punto su alcune premesse teoriche e sull'attuale situazione del dialogo fra cattolici ed ebrei. Osserva, tra l'altro, che una delle difficoltà proviene dal fatto che, mentre in campo cristiano il dialogo teologico col mondo ebraico non viene visto come "interreligioso", dagli ebrei, gelosi della propria identità, esso è sempre considerato come un incontro fra due religioni ben distinte e diverse. D'altronde l'alternativa al dialogo è costituita solo da tensioni e contrasti, che possono significare per una parte una minaccia alla stessa sopravvivenza e, per l'altra, sia gravissimi oneri di coscienza nel contravvenire al comando divino dell'amore, sia inevitabili impedimenti nella propria missione