Abstract/Sommario: La Libia, costituita come monarchia nel 1951, dopo il colpo di Stato del 1969 si trova sotto un regime militare, di cui è capo incontrastato il colonnello M. Gheddafi. All'assenza di democrazia fa riscontro un relativo benessere economico, grazie all'esportazione di petrolio e di gas naturale; gravi difficoltà sono però provocate dall'embargo imposto dall'ONU nel 1992. La politica estera è caratterizzata dai tentativi di realizzare una unità araba, dal rifiuto di ogni accordo di pace c ...; [Leggi tutto...]
La Libia, costituita come monarchia nel 1951, dopo il colpo di Stato del 1969 si trova sotto un regime militare, di cui è capo incontrastato il colonnello M. Gheddafi. All'assenza di democrazia fa riscontro un relativo benessere economico, grazie all'esportazione di petrolio e di gas naturale; gravi difficoltà sono però provocate dall'embargo imposto dall'ONU nel 1992. La politica estera è caratterizzata dai tentativi di realizzare una unità araba, dal rifiuto di ogni accordo di pace con Israele e da manovre per dirigere azioni sovversive in altri Paesi africani. Decisamente ostili sono le relazioni con gli USA, mentre sono stati avviati rapporti diplomatici con la Santa Sede.
Abstract/Sommario: L'articolo presenta il recente documento vaticano sul tema della distribuzione della terra e sull'ingiusta concentrazione della sua proprietà in poche mani. Il documento condanna il latifondo come "intrinsecamente illegittimo" e, dopo aver indicato alcuni meccanismi attraverso i quali la proprietà della terra, in non pochi Paesi in via di sviluppo, si è andata concentrando in poche mani, auspica un'incisiva e reale riforma agraria. Quest'ultima, però come dimostra l'esperienza storica, ...; [Leggi tutto...]
L'articolo presenta il recente documento vaticano sul tema della distribuzione della terra e sull'ingiusta concentrazione della sua proprietà in poche mani. Il documento condanna il latifondo come "intrinsecamente illegittimo" e, dopo aver indicato alcuni meccanismi attraverso i quali la proprietà della terra, in non pochi Paesi in via di sviluppo, si è andata concentrando in poche mani, auspica un'incisiva e reale riforma agraria. Quest'ultima, però come dimostra l'esperienza storica, non si esaurisce nella semplice distribuzione della terra, ma richiede una serie di misure parallele e complementari ch la rendono efficace e duratura.