Abstract/Sommario: Il 30 dicembre 1993 è stato firmato un "Accordo Fondamentale" tra la Santa Sede e lo Stato d'Israele, che apre la strada alla instaurazione di formali rapporti diplomatici tra le due parti. Nella cronaca si analizzano i motivi per cui tale normalizzazione ha richiesto quasi mezzo secolo per realizzarsi. La firma dell'Accordo - il cui testo viene riportato in una nostra traduzione - non risolve tutti i problemi ma è una felice premessa per affrontare, in un clima nuovo, ogni contenzioso ...; [Leggi tutto...]
Il 30 dicembre 1993 è stato firmato un "Accordo Fondamentale" tra la Santa Sede e lo Stato d'Israele, che apre la strada alla instaurazione di formali rapporti diplomatici tra le due parti. Nella cronaca si analizzano i motivi per cui tale normalizzazione ha richiesto quasi mezzo secolo per realizzarsi. La firma dell'Accordo - il cui testo viene riportato in una nostra traduzione - non risolve tutti i problemi ma è una felice premessa per affrontare, in un clima nuovo, ogni contenzioso.
Abstract/Sommario: Nel mondo intellettuale musulmano la posizione del prof. Nasr Hamid Abu Zayd è originale e controcorrente rispetto alle concezioni più diffuse, specie per quanto riguarda il rapporto tra islàm e modernità. Esperto in retorica araba, egli stesso spiega che il suo apporto vuole esplicarsi in tre direzioni principali: studio critico di patrimonio musulmano; studio critico del discorso dell'"islàm politico", impegno nel diffondere una "conoscenza scientifica" sul contenuto dei testi religi ...; [Leggi tutto...]
Nel mondo intellettuale musulmano la posizione del prof. Nasr Hamid Abu Zayd è originale e controcorrente rispetto alle concezioni più diffuse, specie per quanto riguarda il rapporto tra islàm e modernità. Esperto in retorica araba, egli stesso spiega che il suo apporto vuole esplicarsi in tre direzioni principali: studio critico di patrimonio musulmano; studio critico del discorso dell'"islàm politico", impegno nel diffondere una "conoscenza scientifica" sul contenuto dei testi religiosi. Il Corano - egli sostiene - è anzitutto un testo linguistico, da leggere e da interpretare come tale. Anche se tutto ciò che Zayd sostiene non può essere accettato senza discussioni e riserve dai musulmani, il suo tentativo merita di essere preso in considerazione. Il p. Farahian insegna Nuovo Testamento nella Facoltà di Missiologia alla Gregoriana. Il p. van Nispen insegna islamologia al Seminario copto cattolico di Maadi (Egitto)
Abstract/Sommario: L'autore, decano della Facoltà di Scienze Ecclesiastiche Orientali al Pontificio Istituto Orientale di Roma, traccia una breve sintesi dei rapporti, non troppo intensi, tra i gesuiti e la Georgia. Il primo a entrare in relazione con i georgiani fu il p. Luigi Granger (Digione, 1575 - Costantinopoli, 1615). Egli in una lettera al padre generale Claudio Acquaviva pose sin d'allora, con nove domande, il problema dell'inculturazione della fede cattolica e dei rapporti ecumenici con gli ort ...; [Leggi tutto...]
L'autore, decano della Facoltà di Scienze Ecclesiastiche Orientali al Pontificio Istituto Orientale di Roma, traccia una breve sintesi dei rapporti, non troppo intensi, tra i gesuiti e la Georgia. Il primo a entrare in relazione con i georgiani fu il p. Luigi Granger (Digione, 1575 - Costantinopoli, 1615). Egli in una lettera al padre generale Claudio Acquaviva pose sin d'allora, con nove domande, il problema dell'inculturazione della fede cattolica e dei rapporti ecumenici con gli ortodossi. Ad esempio egli chiedeva lumi sul problema del rito, dell'abito ecclesiastico e del modo di vivere; "se gli ortodossi si rivolgono a noi per la confessione, dovremo interrogarli sulla processione dello Spirito Santo e sul primato del Romano Pontefice?" e così via. Altri gesuiti che ebbero contatti con la Georgia furono i fratelli laici. E. Viau e Giovanni il Gregoriano, il p. G. Henry e W. G. Palgrave.