Abstract/Sommario: La situazione dei cristiani nel mondo arabo è preoccupante per motivi demografici e socio-politici. L'Autore, professore al Pontificio Istituto Orientale (Roma), ne esamina la realtà attuale e le prospettive future, dal suo punto di vista di cristiano arabo. Ricorda la ricchezza culturale delle Chiese dell'Oriente cristiano, fiere della propria apostolicità; respinge la mentalità presente talvolta in loro di "essere minoranza"; afferma infine che la loro vocazione è di essere un ponte ...; [Leggi tutto...]
La situazione dei cristiani nel mondo arabo è preoccupante per motivi demografici e socio-politici. L'Autore, professore al Pontificio Istituto Orientale (Roma), ne esamina la realtà attuale e le prospettive future, dal suo punto di vista di cristiano arabo. Ricorda la ricchezza culturale delle Chiese dell'Oriente cristiano, fiere della propria apostolicità; respinge la mentalità presente talvolta in loro di "essere minoranza"; afferma infine che la loro vocazione è di essere un ponte unificatore tra le culture, le civiltà, le religioni dell'Occidente e dell'Oriente.
Abstract/Sommario: La cronaca, partendo da un confronto tra la prima e la seconda guerra del Golfo, si sofferma su quest'ultima. Analizza i fatti che l'hanno preceduta: l'attacco terroristico dell'11 settembre; l'intervento anglo-americano in Afghanistan; i dibattiti in sede ONU sulla questione irachena; le divisioni tra i Paesi europei; i tentativi di risolvere il caso pacificamente, sia attraverso le indagini di ispettori dell'ONU sia con l'invito a Saddam Hussein ad abbandonare il potere; l'opposizion ...; [Leggi tutto...]
La cronaca, partendo da un confronto tra la prima e la seconda guerra del Golfo, si sofferma su quest'ultima. Analizza i fatti che l'hanno preceduta: l'attacco terroristico dell'11 settembre; l'intervento anglo-americano in Afghanistan; i dibattiti in sede ONU sulla questione irachena; le divisioni tra i Paesi europei; i tentativi di risolvere il caso pacificamente, sia attraverso le indagini di ispettori dell'ONU sia con l'invito a Saddam Hussein ad abbandonare il potere; l'opposizione alla guerra da parte di movimenti pacifisti in tutto il mondo. Ricorda infine le fasi dell'intervento armato, per concludere con un cenno ai problemi rimasti aperti e alle incerte prospettive sul futuro Iraq.
Abstract/Sommario: Il 1. maggio è da oltre un secolo la Festa del lavoro, nella quale si ricorda una delle dimensioni fondamentali della vita umana, appunto quella del lavoro. L'editoriale mostra l'ambivalenza del termine, faticoso compito nell'esistenza umana, ma anche collaborazione al piano di Dio, nonché mezzo essenziale per la realizzazione della persona umana. Nel mondo moderno esso si è largamente umanizzato ed è diventato più gratificante, anche perché i compiti più ingrati (quando non sono compi ...; [Leggi tutto...]
Il 1. maggio è da oltre un secolo la Festa del lavoro, nella quale si ricorda una delle dimensioni fondamentali della vita umana, appunto quella del lavoro. L'editoriale mostra l'ambivalenza del termine, faticoso compito nell'esistenza umana, ma anche collaborazione al piano di Dio, nonché mezzo essenziale per la realizzazione della persona umana. Nel mondo moderno esso si è largamente umanizzato ed è diventato più gratificante, anche perché i compiti più ingrati (quando non sono compiuti dalle macchine) nei Paesi ricchi sono lasciati volontieri ai migranti d'oggi. Esso è anche un dono di Dio, nel quale la persona coinvolge profondamente se stessa, donandosi, nella sua relazione con il creatore e con i suoi simili.