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Abstract/Sommario: Nel 1851 fu ucciso in Antiochia P. Basilio da Novara, il primo sacerdote presente in città dopo 600 anni, cioè dal tempo dei crociati. P. Basilio, al secolo Giuseppe Antonio Galli), nacque a Granarolo di Ponte dell'Olio nel 1804, nel 1828 entrò nell'ordine dei Cappuccini con il nome di fr. Basilio, ordinato sacerdote nel 1830 e nel 1839 inviato missionario a Trebisonda, quindi in Siria. Per raggiungere la nuova destinazione egli passò per Antiochia, a quei tempi una cittadina di circa ...; [Leggi tutto...] Nel 1851 fu ucciso in Antiochia P. Basilio da Novara, il primo sacerdote presente in città dopo 600 anni, cioè dal tempo dei crociati. P. Basilio, al secolo Giuseppe Antonio Galli), nacque a Granarolo di Ponte dell'Olio nel 1804, nel 1828 entrò nell'ordine dei Cappuccini con il nome di fr. Basilio, ordinato sacerdote nel 1830 e nel 1839 inviato missionario a Trebisonda, quindi in Siria. Per raggiungere la nuova destinazione egli passò per Antiochia, a quei tempi una cittadina di circa 13,000 abitanti di cui 3.000 cristiani di vari riti, in maggioranza ortodossi. Non c'era una chiesa cattolica e p. Basilio subito scrisse alla Congregazione della Propaganda Fide proponendosi come volontario per Antiochia. Ottenuto il permesso, visse ad Antiochia tra molte privazioni, sostentandosi del suo stesso lavoro. Arrivò ad acquistare una casa, che venne adibita anche a chiesa, ma si attirò l'ira del locale governatore turco che assoldò due sicari che lo uccisero. L'articolo si interroga anche sull'attuale situazione della chiesa cattolica in Antiochia, sottolineando i buoni rapporti con le altre confessioni, sia cristiane che non

Abstract/Sommario: Nell'articolo : I Capuccini tra i Mapuches di Egidio Picucci, l'autore espone una breve storia della presenza dei cappuccini in Cile. Giunti in Cile nel 1848, chiamati direttamente dal presidente della Repubblica Cilena, Manuel Bulnes, convinto che solo con l'evangelizzazione si sarebbe riusciti ad ammansire gli indios mapuche, i cappuccini delle Province italiane si stabilirono in Araucania (tale era il nome dato alle terre mapuche). Nei successivi 40 anni lavorarono in Cile 140 cappu ...; [Leggi tutto...] Nell'articolo : I Capuccini tra i Mapuches di Egidio Picucci, l'autore espone una breve storia della presenza dei cappuccini in Cile. Giunti in Cile nel 1848, chiamati direttamente dal presidente della Repubblica Cilena, Manuel Bulnes, convinto che solo con l'evangelizzazione si sarebbe riusciti ad ammansire gli indios mapuche, i cappuccini delle Province italiane si stabilirono in Araucania (tale era il nome dato alle terre mapuche). Nei successivi 40 anni lavorarono in Cile 140 cappuccini italiani: nel frattempo il governo cileno inviò l'esercito contro i mapuches e li esproriò delle loro terre, dandole in gran parte a coloni tedeschi, cui si affiancarono anche cappuccini tedeschi. tra di essi spicca p. Sebastiano Englert, che lavorò da solo sull'isoladi Pasqua per 34 anni: a lui si debbono gli studi più seri sui famosi moai, le statue di pietra dell'isola. IN 82 ANNI LA Provincia tedesca ha mandato in ccCile 180 religiosi, che si impegnarono anche nella formazione del clero locale. Nel 1958 si affiancarono ai cappuccini tredeschi anche gli olandesi e successivamente alcuni belgi e francesi.
Nell'articolo : Chi sono i mapuches? si traccia la storia degli ultimi trecento anni del popolo mapuche, all'insegna della lotta contr ogli spagnoli e quindi contro il governo cileno, per difendere le loro terre e la loro cultura. Attualmente i Mapuche vogliono che lo stato cileno riconosca la Nazione mapuche come autonoma con un proprio parlamento e un proprio capo

Abstract/Sommario:
Il Vicario Apostolico dell'Anatolia, Mons. Luigi Padovese, spiega come si diffuse il Cristianesimo nell'Asia Minore e fa il punto sulla situazione attuale dei Cristiani in Turchia. La prima espansione si ebbe con gli Apostoli nella zona compresa tra Antiochia-Edessa-Damasco e la fioritura delle prime comunità cristiane. San Paolo, originario di Tarso , San Luca che nacque ad Antiochia, molti sono i legami dei primi cristiani con la Turchia. L'incontro del movimento cristiano con il m ...; [Leggi tutto...]
Il Vicario Apostolico dell'Anatolia, Mons. Luigi Padovese, spiega come si diffuse il Cristianesimo nell'Asia Minore e fa il punto sulla situazione attuale dei Cristiani in Turchia. La prima espansione si ebbe con gli Apostoli nella zona compresa tra Antiochia-Edessa-Damasco e la fioritura delle prime comunità cristiane. San Paolo, originario di Tarso , San Luca che nacque ad Antiochia, molti sono i legami dei primi cristiani con la Turchia. L'incontro del movimento cristiano con il mondo culturale greco-romano trovò la sua massima espressione nelle regioni dell'Asia Minore e più propriamente ad Efeso, dove vissero ed operarono sia Paolo che Giovanni. Alla fine del III. sec. tra i 101 luoghi entrati in contatto con il cristianesimo di cui si ha notizia, ben 57 di trovavano in Asia Minore, soprattutto nelle città e tra i ceti medi o inferiori. E' in questo clima che si colloca la nascita dell'ordinamento metropolitano e l'istituzione dei Sinodi, sorti in Asia Minore sul modello delle assemblee civili e miranti a garantire l'unità religiosa nel variegato mondo delle Chiese dei primi secoli. Basti pensare che i primi 8 Concili ebbero luogo in Turchia. Numerosi i martiri, i vescovi, teologi vissuti in Asia Minore. L'eredità culturale cristiana trovò nell'impero Bizantino una sua continuazione e fonte di ampliamento verso i Balcani e la Russia. Considerati questi inizi, l'attuale situazione del Cristianesimo in Turchia può essere sconfortante (0,15%). Se nel 1800 esistevano 8 chiese cattoliche aperte affidate ai cappuccini in tutto il Mar Nero , oggi ce ne sono solo due, a Trabzon e Erzurum, con pochissimi cristiani. Questa diminuzione è andata di pari passo con la riduzione di tutte le istituzioni benefiche gestite dalla Chiesa. Le circoscrizioni mantenutesi sono :arcidiocesi di Izmir, vicariato di Istanbul, Vicariato dell'Anatolia, di rito cattolico.
Il trattato di Losanna del 1923, sottoscritto dalla Turchia e le grandi potenze europee del tempo, garantiva a tutti gli abitanti della Turchia appartenenti alle minoranze non musulmane uguaglianza davanti alla legge e completa tutela della vita e della libertà, senza discriminazioni religiose. Ma con un'interpretazione limitativa, peraltro illegittima, si identificano come minoranze non musulmane solo le comunità armene, bulgare, greche ed ebraiche, mentre le comunità cristiane arabofone, gli uniati, i cattolici. le siro-ortodosse caldee non lo sono e quindi non godono di personalità giuridica e non possono possedere beni né acquistarli o venderli. Se i beni erano già posseduti prima del trattato di Losanna, lo rimangono, ma registrati a nome delle singole persone o di fondazioni private. Nel caso di decesso o di cessazione, se non vengono utilizzati per i fini originari, vengono confiscati dal tesoro pubblico. Poiché le Chiese non godono di personalità giuridica non possono costruire luoghi di culto e neppure aprire scuole confessionali o seminari. A proposito del clero, solo i sacerdoti e i vescovi cattolici possono essere stranieri, gli altri devono essere tutti cittadini turchi. Un personale parere di Mons. Padovese: curare i rapporti con il mondo ortodosso, mantenere la presenza nonostante le difficoltà, aiutando i cristiani locali ad uscire dall'anonimato, proseguire sulla strada della conoscenza reciproca, ricordando che papa Giovanni XXIII per 9 anni fu Nunzio in Turchia ed è ancora ricordato come 'amico dei turchi'

Abstract/Sommario: Berbérati è la circoscrizione più a Sud della Repubblica Centroafricana, su un vasto altipiano e celebra i suoi 50 anni di vita come diocesi. L'evangelizzazione vi cominciò nel 1923 con l'arrivo dei Padri dello Spirito Santo e la costruzione della prima missione, cui seguirono ben presto altre missioni, sempre tenute dagli Spiritani e successivamente dai cappuccini di Tolosa, allontanati dall'Etiopia. Durante la loro permanenza fu costruita la Prefettura Apostolica. Vari eventi natural ...; [Leggi tutto...] Berbérati è la circoscrizione più a Sud della Repubblica Centroafricana, su un vasto altipiano e celebra i suoi 50 anni di vita come diocesi. L'evangelizzazione vi cominciò nel 1923 con l'arrivo dei Padri dello Spirito Santo e la costruzione della prima missione, cui seguirono ben presto altre missioni, sempre tenute dagli Spiritani e successivamente dai cappuccini di Tolosa, allontanati dall'Etiopia. Durante la loro permanenza fu costruita la Prefettura Apostolica. Vari eventi naturali catastrofici distrussero alcuni degli edifici, ma nel 1945 la missione contava 11 missionari, 11.000 battezzati e 10.000 catecumeni. Nel 1952 venne innalzata a Vicariato Apostolico, con i cappuccini di Savoia che presero il posto dei confratelli di Tolosa. Venne privilegiata la formazione dei catechisti, scelti tra i giovani locali e si preparò un catechismo in lingua gbaya. un posto privilegiato venne riservato all'apertura di nuove scuole anche nei villaggi più lontani. le suore si occupavano delle ragazze; non si trascurò neppure la costruzione di strutture sanitarie, un orfanotrofio. La diocesi conta 77.000 cattolici su una popolazione di 380.000 persone

Abstract/Sommario: Aperto nel 1883 in Turchia per la formazione dei missionari da inviare in Oriente e nelle isole greche, in 125 anni l'Istituto Apostolico per l'Oriente ha fornito alle missioni 155 religiosi, di cui 60 sacerdoti, tra i quali il famoso Mons. Cirillo Zohrabian da Erzerum, di cui è in corso la causa di beatificazione