Abstract/Sommario: Molti idiomi africani stanno scomparendo per colpa della globalizzazione, della crisi delle società tradizionali, dell'omologazione ai modelli dell'Occidente
Abstract/Sommario: La Legione Straniera, sorta per volontà del re di Francia Luigi Filippo d'Orléans nel 1831 per proteggere gli interessi francesi in Africa, non è mai venuta meno a quel compito. Negli ultimi decenni è stata impiegata in Africa (1994 durante la crisi del Ruanda a sostegno gli hutu), nel 2002 in Costa d'Avorio, quando scoppiò la rivolta contro il presidente Gbagbo per proteggere i francesi e le loro attività e infine nel 2007 nella Repubblica Centrafricana a sostegno del presidente Bozi ...; [Leggi tutto...]
La Legione Straniera, sorta per volontà del re di Francia Luigi Filippo d'Orléans nel 1831 per proteggere gli interessi francesi in Africa, non è mai venuta meno a quel compito. Negli ultimi decenni è stata impiegata in Africa (1994 durante la crisi del Ruanda a sostegno gli hutu), nel 2002 in Costa d'Avorio, quando scoppiò la rivolta contro il presidente Gbagbo per proteggere i francesi e le loro attività e infine nel 2007 nella Repubblica Centrafricana a sostegno del presidente Bozizé. La legione ha sempre accolto una grande varietà di personaggi che volevano tagliare col proprio passato. Attualmente ha il ruolo di forza d'intervento rapido, formata da professionisti e può contare su 10 mila uomini
Abstract/Sommario: Sono ormai inarrestabili i lavori per la costruzione della diga di Bujagali, sul corso del Nilo nel cuore dell'Uganda: una diga di oltre 30 metri che dovrebbe produrre 250 megawatt di corrente, raddoppiando così la produzione ugandese. Protagonista dell'affare è il colosso Blackstone Group, che possiede il 50% delal Bujagali Energy Ltd, una società creata ad hoc per la realizzazione dell'opera. Negli ultimi anni la crisi energetica e la privatizzazione del settore energia elettrica han ...; [Leggi tutto...]
Sono ormai inarrestabili i lavori per la costruzione della diga di Bujagali, sul corso del Nilo nel cuore dell'Uganda: una diga di oltre 30 metri che dovrebbe produrre 250 megawatt di corrente, raddoppiando così la produzione ugandese. Protagonista dell'affare è il colosso Blackstone Group, che possiede il 50% delal Bujagali Energy Ltd, una società creata ad hoc per la realizzazione dell'opera. Negli ultimi anni la crisi energetica e la privatizzazione del settore energia elettrica hanno fatto raddoppiare le tariffe: per la maggior parte degli ugandesi l'elettricità è troppo costosa. Le dighe già esistenti funzionano a singhiozzo, per la scarsità d'acqua a seguito della crisi idrica che ha colpito la regione. Problemi ambientali e sociali per le popolazioni locali