Abstract/Sommario: Il 1. marzo 2005 è entrato in vigore il Decreto n. 426 del Consiglio degli affari di Stato, il Governo della Repubblica Popolare Cinese. Firmato dal Primo ministro Wen Jiabao il 30 novembre 2004, reso pubblico il successivo 18 dicembre il decreto " Disposizioni relative agli affari religiosi" è un testo regolamentario. Nei suoi 48 articoli si propone di gestire meglio l'inserimento dei "corpi religiosi" nella società cinese, precisando quali sono le condizioni della loro attività e qu ...; [Leggi tutto...]
Il 1. marzo 2005 è entrato in vigore il Decreto n. 426 del Consiglio degli affari di Stato, il Governo della Repubblica Popolare Cinese. Firmato dal Primo ministro Wen Jiabao il 30 novembre 2004, reso pubblico il successivo 18 dicembre il decreto " Disposizioni relative agli affari religiosi" è un testo regolamentario. Nei suoi 48 articoli si propone di gestire meglio l'inserimento dei "corpi religiosi" nella società cinese, precisando quali sono le condizioni della loro attività e quali i compiti degli organi pubblici abilitati a supervisionare la loro gestione. In rapporto al 'Regolamento per la gestione dei luoghi per l'attività religiosa' (1994) e al 'Regolamento per l'applicazione delle disposizioni sull'amministrazione delle attività religiose degli stranieri sul territorio della Repubblica Popolare Cinese' (2000), il decreto 426 comporta un numero maggiore di articoli, ripartiti in 7 capitoli. Riprendendo l'insieme dei precedenti regolamenti, ne aggiunge dei nuovi che precisano la responsabilità dei dipartimenti incaricati nelle Province, regioni autonome e municipalità che dipendono direttamente dall'autorità centrale. Contiene anche degli articoli che estendono agli affari religiosi le disposizioni contenute nel 'regolamento sulla gestione della registrazione dei soggetti sociali' e del 'Regolamento delle pubblicazioni'. L'entrata in vigore del decreto 426 abolisce il precedente Regolamento sulla gestioni dei luoghi di attività religiose'. L'articolo contiene il testo del decreto n. 426, nella traduzione dal cinese al francese redatta da Wang Ling