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Abstract/Sommario: Tra il 1976 e il dicembre 1983 la dittatura militare argentina ha sequestrato e ucciso migliaia di persone che sono state sepolte senza nome in cimiteri e tombe clandestine. Nel maggio 1984, su richiesta delle Abuelas de la Plaza de Mayo è arrivata in Argentina una équipe di esperti specializzata nell'identificazione dei resti ossei: successivamente essa continuò il lavoro con esperti argentini che fondarono un proprio gruppo di esperti di antropologia forense. Il compito che si sono ...; [Leggi tutto...] Tra il 1976 e il dicembre 1983 la dittatura militare argentina ha sequestrato e ucciso migliaia di persone che sono state sepolte senza nome in cimiteri e tombe clandestine. Nel maggio 1984, su richiesta delle Abuelas de la Plaza de Mayo è arrivata in Argentina una équipe di esperti specializzata nell'identificazione dei resti ossei: successivamente essa continuò il lavoro con esperti argentini che fondarono un proprio gruppo di esperti di antropologia forense. Il compito che si sono assunti è di far luce sulle uccisioni perpetrate dalla dittatura argentina, ma la loro opera è richiesta anche in atri Paesi

Abstract/Sommario: Il cattolicesimo è da sempre un elemento fondante dell'identità nazionale irlandese. MA decenni di abusi e violenze hanno incrinato la fiducia dei fedeli e oggi il paese cerca di costruire un rapporto diverso con la religione. Nel frattempo la crisi economica potrebbe giocare a favore della chiesa; le preoccupazioni sulla disoccupazione e i tagli alla spesa pubblica hanno la precedenza sulle considerazioni circa il ruolo della chiesa nella società

Abstract/Sommario: Nella cover story : La Libia di Gheddafi brucia / Robert Fisk (dopo tunisini ed egiziani anche i libici scendono in piazza contro il regime di Gheddafi. Il colonnello reprime le proteste con la violenza e sembra aver perso i contatti con la realtà. L'articolo traccia un profilo di Gheddafi, della sua ascesa politica e di quella della sua famiglia).
Altri articoli analizzano gli sviluppi delle proteste in altri stati nord-africani ed arabi:
Marocco- La giornata della dignità dei maroc ...; [Leggi tutto...] Nella cover story : La Libia di Gheddafi brucia / Robert Fisk (dopo tunisini ed egiziani anche i libici scendono in piazza contro il regime di Gheddafi. Il colonnello reprime le proteste con la violenza e sembra aver perso i contatti con la realtà. L'articolo traccia un profilo di Gheddafi, della sua ascesa politica e di quella della sua famiglia).
Altri articoli analizzano gli sviluppi delle proteste in altri stati nord-africani ed arabi:
Marocco- La giornata della dignità dei marocchini / Laila Lalami (il movimento di protesta del 20 febbraio è partito da un gruppo di giovani attivisti che hanno usato i social network per organizzare proteste simultanee in tutto il paese. Le loro rivendicazioni: democrazia e lotta contro la corruzione)
Algeria - Con il petrolio ma senza pane / Susan Slyomovics (Le proteste algerine hanno una loro peculiarità: anzitutto i manifestanti sono soprattutto giovani dei quartieri poveri ed esprimevano il bisogno di maggior eguaglianza. In un paese in cui la ricchezza del petrolio non è redistribuita le proteste si sono concentrate contro il governo, che è ritenuto il principale attore politico dello sviluppo)
Egitto - Gli egiziani non sono tutti uguali / Amira Hass (dopo la caduta di Mubarak la piazza non si ferma e chiede interventi radicali per la redistribuzione della ricchezza e la garanzia degli strati più deboli della popolazione)
Yemen - La rivoluzione nel paese dei Kalashnikov / Laura Kasinov (decenni di instabilità politica, la guerra tra Yemen del Nord e del Sud hanno fatto arrivare nel paese importanti armamenti, da quelli leggeri a quelli più pesanti. Il timore del governo centrale è che la situazione sfugga definitivamente dal controllo e che le armi spingano le varie tribù ad azioni dirette)
Bahrein - Le proteste sciite preoccupano Riyhad / Jean-Piere Perrin (il paese è nelle mani della dinastia degli Al Khalifa, imparentata con la casa regnante saudita. E i Sauditi hanno sempre visto con sospetto qualsiasi insurrezione sciita, vedendoci la lunga mano di Theran. Sono quindi pronti ad intervenire militarmente a sostegno della dinastia regnante del Bahrein)
Gli intrecci economici tra Roma e Tripoli / Miguel Mora (negli ultimi anni il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi ha stretto rapporti sempre più solidi con Gheddafi: per questo la crisi libica potrebbe avere gravi conseguenze per l'economia italiana)