Abstract/Sommario: Qual'è la condizionedei cristiani nella RepubblicaPopolare Cinese, che rimane a tutt'ogi il più grante e potente Paese comunista nel mondo, e quali sono le prospettive per il futuro? Questo immenso Paese vive numerose contraddizioni e gravi problemi: i due principali sono la dilaganter corruzione e il crescente divario fra i nuovi ricchi delle zone industrialmente sviluppate e le masse di contadini che vivono nelle province interne, prive di risorse adeguate. Tentando di rispondere ai ...; [Leggi tutto...]
Qual'è la condizionedei cristiani nella RepubblicaPopolare Cinese, che rimane a tutt'ogi il più grante e potente Paese comunista nel mondo, e quali sono le prospettive per il futuro? Questo immenso Paese vive numerose contraddizioni e gravi problemi: i due principali sono la dilaganter corruzione e il crescente divario fra i nuovi ricchi delle zone industrialmente sviluppate e le masse di contadini che vivono nelle province interne, prive di risorse adeguate. Tentando di rispondere ai più urgenti bisogni, i dirigenti cinesi stanno facendo grandi sforzi... Nonostante i 60 anni di comunismo, cresce il numero di coloro che in una inchiesta pubblicata nel 2007 hanno dichiarato di avere e praticare una certa religiosità (circa 300 milioni pari al 31,4% della popolazione); cresce anche il numero dei cristiani (circa 40 milioni) e quello dei cattolici (circa 12-13 milion)i
Abstract/Sommario: L'effetto positivo dell'apporto cristiano nei riguardi della condizione femminile in Giappone, e le molte idee di rivendicazione che trovano spazio all'interno di quell'ambiente religioso, non devono far credere che esse abbiano mutato in maniera radicale le dinamiche sociali o la rigida struttura gerarchica giapponese. E questo per due semplici ragioni: il cristianesimo è una esigua minoranza nel paese e, in secondo luogo, perchè la liberazione della donna, oltre ad essere sentita com ...; [Leggi tutto...]
L'effetto positivo dell'apporto cristiano nei riguardi della condizione femminile in Giappone, e le molte idee di rivendicazione che trovano spazio all'interno di quell'ambiente religioso, non devono far credere che esse abbiano mutato in maniera radicale le dinamiche sociali o la rigida struttura gerarchica giapponese. E questo per due semplici ragioni: il cristianesimo è una esigua minoranza nel paese e, in secondo luogo, perchè la liberazione della donna, oltre ad essere sentita come un problema importato dall'esterno, raramente è presente nei discorsi della comunità cristiana stessa. L'articolo esamina brevemente la situazione delle donne nella comunità cristiana e le priorità che, secondo le stesse donne, la Chiesa dovrebbe perseguire : tra questi un maggior coinvolgimento delle donne cristiane neigli ambiti decisionali. Attualmente le donne sono impegnate nelle pulizie delle chiese, nella raccolta di fondi, una esigua minoranza nella catechesi nelle parrocchie. Ciò che le donne hanno indicato come problematico è il pregiudizio che vede la donna come semplice esecutrice di decisioni già prese e i cui pareri vengono tenuti in scarsa considerazione. Tenuto conto che il numero delle donne che si avvicinano alla Chiesa è maggiore di quello degli uomini, e che la presenza femminile sarà maggioritaria nella Chiesa giapponese è inevitabile che le donne siano più impegnate nella sua gestione
Abstract/Sommario: Sono migliaia le ragazze nigeriane sulle strade d'Iralia.La chiamano prostitute, ma bisognerebbe due schiave. La tratta di nigeriane per lo sfruttamento sesssuale è diventato, dagli anni '80 in poi, un business di miliardi di dollari, fatto sulla pelle di ragazze giovanissime cresciute in un contesto di miseria e degrado. Vengono ingannata da promesse fittizie, dal miraggio di un altrove fato di benessere e felicitè: finiscono per ritrovarsi su una strada, costrette a sopportare i peg ...; [Leggi tutto...]
Sono migliaia le ragazze nigeriane sulle strade d'Iralia.La chiamano prostitute, ma bisognerebbe due schiave. La tratta di nigeriane per lo sfruttamento sesssuale è diventato, dagli anni '80 in poi, un business di miliardi di dollari, fatto sulla pelle di ragazze giovanissime cresciute in un contesto di miseria e degrado. Vengono ingannata da promesse fittizie, dal miraggio di un altrove fato di benessere e felicitè: finiscono per ritrovarsi su una strada, costrette a sopportare i peggiori abusi, sradicate in un Paese straniero, spesso clandestine senzaidentità e dignità. Siamo andate sulle loro tracce, le abbiamo incontrate e abbiamo provato a raccontare le loro storie. Siamo andate nei luoghi da cui arrivano, Laos e soprattutto Benin City nello stato di Edo (Nigeria). Siamo andate sulle strade italiane, là dove sono costrette a vendere il proprio corpo e nelle comunità di accoglienza, dove provano a ricostruirsi una vita. Poi, eventualmente, scegliere di tornare a casa. Dal luglio 2007 anche a Benin City c'è una casa per accoglierle: un rifugio per chi vuole provare a ricominciare. Questo speciale - frutto di un Reportage in Nigeria condotto la scorsa estate (2007) vede coinvolte le riviste aderenti alla Federazione stampa missionaria italiana che intendono promuovere un'iniziativa di sensibilizzazione sulla realtà della tratta e sostenere l'opera di quanti operano per mettere fine al dramma delle donne in essa coinvolte