Abstract/Sommario: Il 1° ottobre 2010 l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti dell'Uomo (Hcdh) ha reso pubblico il "Rapporto del Progetto Mapping relativo alle più gravi violazioni deidiritti dell'uomo e del diritto umanitario internazionale commesse tra il marzo 1993 e il giugno 2003 nel territorio della Repubblica Democratica del Congo". Un dossier di 574 pagine, redatto da un'équipe di specialisti che ha lavorato da luglio 2008 ad agosto 2010. Il documento chiama in causa il Ruanda e il ...; [Leggi tutto...]
Il 1° ottobre 2010 l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti dell'Uomo (Hcdh) ha reso pubblico il "Rapporto del Progetto Mapping relativo alle più gravi violazioni deidiritti dell'uomo e del diritto umanitario internazionale commesse tra il marzo 1993 e il giugno 2003 nel territorio della Repubblica Democratica del Congo". Un dossier di 574 pagine, redatto da un'équipe di specialisti che ha lavorato da luglio 2008 ad agosto 2010. Il documento chiama in causa il Ruanda e il suo presidente Kagame che nel 1996, con il pretesto di soccorrere i "banyamulenge vittime di discriminazione" nello Zaire di Mobutu, assistito dagli eserciti brundese e ugandese, invade le privince zairesi del Kivu. In realtà era per effettuare il rientro forzato dei profughi Hutu, o piuttosto più semplicemente per ucciderli. Secondo l'ong International Rescue Commitee, 3,8 milioni di persone sarebbero morte in Congo RD tra l'agosto del 1998 e l'aprile 2004 a causa della guerra. Se si considera il periodo dal 1990 ai nostri giorni gli esperti stimano che il numero delle vittime in Ruanda e Congo RD siano tra i 6 e gli 8 milioni. Per molto tempo il regime del presidente ruandese Kagame è stato preservato dalle accuse a causa del genocidio dei tutsi del 1994. Ma la verità deve venire alla luce, stabilendo la responsabilità diretta degli eserciti ruandesi nel massacro sistematico dei profughi hutu in RD Congo
Abstract/Sommario: Le religioni devono iniziare il dialogo da ciò che esse hanno di più proprio alla loro identità profonda, e non da una qualche griglia di lettura riduttiva offerta da un'altra scienza. La Chiesa semplicemente ha incontrato la Religione Tradizionale Africana sul proprio del suo terreno, cioè la famiglia come struttura antropologica fondamentale di una cultura della vita. E' necessaria anche un'azione pastorale energica contro la stregoneria che destabilizza e distrugge dall'interno la f ...; [Leggi tutto...]
Le religioni devono iniziare il dialogo da ciò che esse hanno di più proprio alla loro identità profonda, e non da una qualche griglia di lettura riduttiva offerta da un'altra scienza. La Chiesa semplicemente ha incontrato la Religione Tradizionale Africana sul proprio del suo terreno, cioè la famiglia come struttura antropologica fondamentale di una cultura della vita. E' necessaria anche un'azione pastorale energica contro la stregoneria che destabilizza e distrugge dall'interno la famiglia e la società
Abstract/Sommario: La Tanzania negli ultimi 15 anni ha percorso una lunga strada, più di involuzione che di crescita, già annunciatasi negli ultimi anni dellla presidenza Nyerere. Tale mutamento ha portato il paese ad entrare nella logica del libero mercato: l'abbandono della politca dell'Ujamaa, il sistema politico pensato da Nyerere, una forma di socialismo africano, solidaristico e socialmente avanzato ha visto l'avanzare della corruzione a tutti i livelli, che non risparmia nessun partito o livello i ...; [Leggi tutto...]
La Tanzania negli ultimi 15 anni ha percorso una lunga strada, più di involuzione che di crescita, già annunciatasi negli ultimi anni dellla presidenza Nyerere. Tale mutamento ha portato il paese ad entrare nella logica del libero mercato: l'abbandono della politca dell'Ujamaa, il sistema politico pensato da Nyerere, una forma di socialismo africano, solidaristico e socialmente avanzato ha visto l'avanzare della corruzione a tutti i livelli, che non risparmia nessun partito o livello istituzionale.
Abstract/Sommario: La visita del primo ministro vietnamaita Nguyen Tan Dung in Vaticano il 25 gennaio 2007 ha rappresentato un evento che si può definire 'storico'. Tuttavia, se nella prospettiva della Santa Sede la questione della libertà religiosa e gli aspetti connessi di gestione dei seminari, della restitutzione delle proprietà della Chiesa confiscate, dei curriculum e dell'organizzazione delle scuole d'ispirazione religiosa è al primo posto, in quella di Hanoi il processo di normalizzazione dei ra ...; [Leggi tutto...]
La visita del primo ministro vietnamaita Nguyen Tan Dung in Vaticano il 25 gennaio 2007 ha rappresentato un evento che si può definire 'storico'. Tuttavia, se nella prospettiva della Santa Sede la questione della libertà religiosa e gli aspetti connessi di gestione dei seminari, della restitutzione delle proprietà della Chiesa confiscate, dei curriculum e dell'organizzazione delle scuole d'ispirazione religiosa è al primo posto, in quella di Hanoi il processo di normalizzazione dei rapporti con il Vaticano ha prima di tutto il senso di un'affermazione diplomatica. La comunità cattolica, seconda in Asia sudorientale solo a quella delle Filippine, può ragionevolmente aspettarsi concreti sviluppi da questa visita storica