Abstract/Sommario: L'articolo traccia una breve storia dello Shintoismo e dei suoi contenuti religiosi ed etici: posto come base di partenza della società giapponese il carattere sacro e inviolabile dell'imperatore. Lo Shinto ha i suoi libri fondamentali nel Kojiki e nel Nikongi, che non sono di rivelazione bensì testi storici che contengono i miti, riti e credenze degli antichi abitanti del Giappone. Gli imperatori del Giappone fanno risalire la loro origine dalla dea del Sole Amaterasu Oomikami, divin ...; [Leggi tutto...]
L'articolo traccia una breve storia dello Shintoismo e dei suoi contenuti religiosi ed etici: posto come base di partenza della società giapponese il carattere sacro e inviolabile dell'imperatore. Lo Shinto ha i suoi libri fondamentali nel Kojiki e nel Nikongi, che non sono di rivelazione bensì testi storici che contengono i miti, riti e credenze degli antichi abitanti del Giappone. Gli imperatori del Giappone fanno risalire la loro origine dalla dea del Sole Amaterasu Oomikami, divinità suprema del pantheon shintoista. L'attuale dinastia imperiale risale al 5. secolo ed è strettamente connessa con la religione shinto. Anche il buddhismo, che entrò in Giappne nel sec. 6., non riuscì a soppiantare lo Shinto, per lo stretto legame con l'imperatore e l'intero sistema etico-sociale giapponese. Altri aspetti distintivi dello Shinto: religione del clan, politeismo animista (kami ono chiamati gli spiriti che si venerano, siano esseri umani, piante, montagne ecc.). Nello Shinto la natura è sacra e perciò tutto si deve conservare il più naturale possibile. L'etica: la parola che meglio sintetizza è 'wa', armonia, la spontaneità e il cuore puro.
Abstract/Sommario: L'articolo presenta alcune figure di personaggi indiani che si sono confrontati con la figura di Cristo, anche se non convertiti. Tra gli indù che si ispiraron al messaggio sociale di Gesù vengono ricordati: Raja Ram Mohan Roy (1772-1833), antesignano del nazionalismo indiano, venne in contatto con il Criastinesimo e la Bibbia. Una sua pubblicazione reca il titolo " I precetti di Gesù, una guida per la pace e la felicità" (1820) , a sottolineare il valore morale e sociale che egli attr ...; [Leggi tutto...]
L'articolo presenta alcune figure di personaggi indiani che si sono confrontati con la figura di Cristo, anche se non convertiti. Tra gli indù che si ispiraron al messaggio sociale di Gesù vengono ricordati: Raja Ram Mohan Roy (1772-1833), antesignano del nazionalismo indiano, venne in contatto con il Criastinesimo e la Bibbia. Una sua pubblicazione reca il titolo " I precetti di Gesù, una guida per la pace e la felicità" (1820) , a sottolineare il valore morale e sociale che egli attribuiva al messaggio cristiano. Altro grande ammiratore di Cristo fu Mahatma Phule (1827-1890), che dedicò la sua vita al riscatto degli intoccabili, all'educazione delle donne aprendo scuole e case di accoglienza. Nel messaggio cristiano della fratellanza trovo le basi per la sua azione. Lokmanya Tilak (1856-1920), conosciuto come il 'padre della ribellione indiana', patriota e fervente hindu, organizzò dellescuole, sul modello di quelle dei gesuiti; Gopal Krishna Gokhale (1863-1915), che fu anche Presidente del Congresso nazionale Indiano poggiava la sua azionepolitica su fondamenti etici e spirituali; Il Mahatma Gandhi (1869-1948) studiò il Nuovo Testamento con molto interesse e più volte utilizzò il Discorso della Montagna per esporre la suavisione della vita: la non violenza, la volontà di vincere il male con il bene. La figura del Cristo gli era vicina: "Cristo non appartiene solo al Cristianesimo ma al mondo intero, a tutte le razze e popoli, anche se la dottrina o i culti che essi praticano possono essere differenti2. Quando chisero a Gandhi cosa pensasse del cristianesimo rispose : " molto di ciò che si ritiene cristiano è una negazione del Discorso della Montagna". L'autore si chiede perchè , per quanti sforrzi di evangelizzazione si siano tentati in Asia, i frutti non siano numerosi; porta alcuni esempi di persone : Keshab Chandra Sen (1838-1884), Pratap Chandra Mozoomdar (1840-1905), che si avvicinaro profondamente al messaggio cristiano, ino da ritenerlo un completamento dell'hinduismo, benchè non entrarono a far parte di alcuna confessione, lamentando il settarismo delel varie chiese