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Abstract/Sommario: Dalla fine dell'Unione Sovietica il Turkmenistan è stato governato con pugno di ferro da Saparmyrat Niyazov, in carica dal 1985 sino al 2006, in puro stile sovietico. Le libertà civili erano pressoché nulle ed il Presidente aveva instaurato un vero e proprio culto della personalità. Serie limitazione alla libertà religiosa, poichè ogni religione non solo deve essere ufficialmente registrata, ma può farlo solo se ha un numero di fedeli di almeno 500 persone oltre i 18 anni residenti n ...; [Leggi tutto...] Dalla fine dell'Unione Sovietica il Turkmenistan è stato governato con pugno di ferro da Saparmyrat Niyazov, in carica dal 1985 sino al 2006, in puro stile sovietico. Le libertà civili erano pressoché nulle ed il Presidente aveva instaurato un vero e proprio culto della personalità. Serie limitazione alla libertà religiosa, poichè ogni religione non solo deve essere ufficialmente registrata, ma può farlo solo se ha un numero di fedeli di almeno 500 persone oltre i 18 anni residenti nella stessa città. Tale limitazione permette di ufficializzare solo i musulmani sunniti e russi ortodossi. Le altre confessioni non sono riconosciute, non possono radunarsi in luoghi di culto o far proselitismo, ma nemmeno incontrarsi in case private

Abstract/Sommario: In Cina, il paese più popoloso del mondo, ci sono 56 etnie: di queste 55 sono minoranze. Questo è uno dei nodi della Cina contemporanea: gestire uno sviluppo economico che sappia creare l'armonia sociale, tra han e le altre etnie, garantendo a tutti, senza differenze, i frutti dello sviluppo economico.
Nel dossier:
Mille volti, un cuore antico: dall'impero alla Cina comunista / Mauro Crocenzi (Secondo la Costituzione cinese, lo Stato assicura i diritti di ciascuna minoranza etnica, ...; [Leggi tutto...] In Cina, il paese più popoloso del mondo, ci sono 56 etnie: di queste 55 sono minoranze. Questo è uno dei nodi della Cina contemporanea: gestire uno sviluppo economico che sappia creare l'armonia sociale, tra han e le altre etnie, garantendo a tutti, senza differenze, i frutti dello sviluppo economico.
Nel dossier:
Mille volti, un cuore antico: dall'impero alla Cina comunista / Mauro Crocenzi (Secondo la Costituzione cinese, lo Stato assicura i diritti di ciascuna minoranza etnica, ma in realtà gli han, il gruppo maggioritario -oltre il 90% della popolazione- sono divenuti la forza preponderante in ogni regione, e non sempre in modo pacifico, come lo dimostrano le rivolte in Tibet e nello Xinjiang. Tra le etnie più popolose: gli Zhuang, 18 milioni circa nello Guanxi; i Manciù, 11 milioni in Manciuria; gli Hui, 10 milioni nel Nord-Ovest della Cina; i Miao, 9 milioni nel Guizhou; gli Uiguri, 8,4 milioni nello Xinjiang; i Tujia, 8 milioni nell'Hunan; gli Yi, 7,7 milioni nel Sichuan; i Mongoli, 6 milioni nella Mongolia interna; i Tibetani, 5,4 milioni in Tibet; i Buyel, 3 milioni nello Guizhou); L'ultimo bazar (all'ombra della mezzaluna): lo Xinjiang e gli Uiguri / Tania Di Muzio (lo Xinjiang è una regione abitata dagli Uiguri: ma l'immigrazione degli Han ha oramai conquistato le città e occupato tutti i posti chiave. Oggi l'ultima frontiera degli Uiguri è la religione islamica e soprattutto la lingua che difendono ad ogni costo); Un'identità in bilico: gli Hui, i musulmani cinesi / Alessandro Rippa (in Cina, su 55 minoranze riconosciute ufficialmente, 10 sono musulmane. Tra di esse gli Hui che si differenziano dagli Han solo per la religione); " A Sud delle nuvole" : Lo Yunnan, cuore della multiculturalità / Matteo Miavaldi (Lo Yunnan è terra di frontiera, di scambi culturali e commistioni etniche. Pechino vi ha imposto uno sviluppo turistico rapidissimo, con effetti devastanti sulla regione e sulle minoranze)

Abstract/Sommario: In territorio israeliano nel villaggio di Nevé Shalom sorto per iniziativa del domenicano Bruno Hussar, ebrei e palestinesi di cittadinanza israeliana convivono, impegnati in un lavoro di educazione per la pace, l'eguaglianza e la comprensione fra i due popoli