Abstract/Sommario: I rapporti tra Cina e Giappone dal 1949 al 1972 sono stati caratterizzati da una netta separazione tra politica ed economia: il Giappone riuscì ad intrattenere relazioni economiche soddisfacenti con la Cina nonostante l'assenza di formali relazioni diplomatiche. I mutati scenari internazionali, tra i quali il ravvicinamento tra Usa e Cina, i cambiamenti nel Sud-Est asiatico pongono ai due Paesi la necessità si superare questo tipo di politica, se non verso una collaborazione per lo men ...; [Leggi tutto...]
I rapporti tra Cina e Giappone dal 1949 al 1972 sono stati caratterizzati da una netta separazione tra politica ed economia: il Giappone riuscì ad intrattenere relazioni economiche soddisfacenti con la Cina nonostante l'assenza di formali relazioni diplomatiche. I mutati scenari internazionali, tra i quali il ravvicinamento tra Usa e Cina, i cambiamenti nel Sud-Est asiatico pongono ai due Paesi la necessità si superare questo tipo di politica, se non verso una collaborazione per lo meno per giungere a un coordinamento su temi di interesse internazionale
Abstract/Sommario: Nel 1979 cominciò in Cina il lungo percorso giuridico e legislativo indirizzato a regolamentare l'economia di mercato, per la quale uno dei principali nodi rimane il diritto di proprietà. Solo negli anni '90 il Codice di Diritto civile recepì questi cambiamenti, lasciando aperto il problema della proprietà fondiaria. Una 'Legge sull'Amministrazione della Terra', la cui ultima revisione è del 1998 stabilisce le norme in materia: con la soppressione delle Comuni nel 1980 dal punto di vis ...; [Leggi tutto...]
Nel 1979 cominciò in Cina il lungo percorso giuridico e legislativo indirizzato a regolamentare l'economia di mercato, per la quale uno dei principali nodi rimane il diritto di proprietà. Solo negli anni '90 il Codice di Diritto civile recepì questi cambiamenti, lasciando aperto il problema della proprietà fondiaria. Una 'Legge sull'Amministrazione della Terra', la cui ultima revisione è del 1998 stabilisce le norme in materia: con la soppressione delle Comuni nel 1980 dal punto di vista amministrativo la Municipalità rimpiazzò la Comune, il Villaggio amministrativo la brigata e il villaggio naturale la squadra (il livello roganizzativo pù basso del sistema collettivo e composto da nuclei famigliari). Oggi la terra è di proprietà delle imprese collettive dei contadini ed è amministrata dall'organizzazione collettiva economica del villaggio. La collettività può anche affittare le terre a persone esterne alla collettività. Per quanto riguarda le aree urbane esse sono di proprietà dello Stato, ma la crescente espansione urbana ha trasformato molte terre agricole in suoli urbani, cosicchè parecchie terre di proprietà delle imprese collettive rurali sono rientrate nei confini delle città e sono state vendute senza cessione dei diritti di proprietà, causando una situazione di instabilità tra i contadini. I recenti emendamenti costituzionali del 2004, tra i quali anche l'art. 10 relativo alla proprietà del suolo, prevedono che lo Stato possa per necessità di pubblico interesse espropriare o revocare il diritto d'uso, dietro indennizzo. Scopo dell'emendamento è favorire lo sviluppo immobiliare, escludendo le entità collettive rurali , in modo da porre un freno ai numerosi abusi in sede locale. Negli ultimi anni infatti la confisca delle terre ai contadiniu da parte dei funzionari locali è diventata una delle maggiori cause di instabilità sociale ( circa 70 milioni di contadini hanno già perso le loro terre). Se questa situazione non ha portato a sollevazioni generali della popolazione contadina è solo perchè la popolazione rurale pensa che la politica del governo centrale sia giusta mentre più si scende di livello più le politiche vengono distorte dalla burocrazia locale e diventano ostili nei confronti dei contadini. Solo la creazione, da parte del governo centrale, di una cornice istituzionale che chiarisca i limiti della proprietà collettiva e tuteli i diritti di proprietà dei villaggi potrà garantire pace e stabilità sociale. Nel marzo 2006 viene approvata la Legge sulla Proprietà privata, composta da 27 articoli che stabiliscono minuziosamente i diritti di proprietà e la loro ereditarietà, dai titoli azionari e a reddito fisso, dividendi e rendite finanziarie, mezzi di produzione, imprese private ed impianti, beni immobiliari, comproprietà delle parti comuni ecc. Viene salvaguardato il principio fondamentale della terra quale proprietà del popolo, con distinzione tra statale (demanio) e collettiva (istituzioni locali). Ma se l'uso della terra è cedibile, la funzione di controllo viene centralizzata per fermare o limitare gli abusi a livello locali