Abstract/Sommario: L'articolo traccia alcuni dei passi principali della 'Go Global Policy' della Cina, che incoraggia le imprese cinesi ad investire all'estero. L'articolo offre anche un panorama, sugli ultimi anni, dei paesi e delle tipologie di questi investimenti esteri. Il governo ha appoggiato questi investimenti con facilitazioni ed incentivi, razionalizzazione amministrativa ed economic diplomacy. La Cina all'estero, dopo la caccia alle risorse, si fa largo nei servizi. Se si escludono i paradisi ...; [Leggi tutto...]
L'articolo traccia alcuni dei passi principali della 'Go Global Policy' della Cina, che incoraggia le imprese cinesi ad investire all'estero. L'articolo offre anche un panorama, sugli ultimi anni, dei paesi e delle tipologie di questi investimenti esteri. Il governo ha appoggiato questi investimenti con facilitazioni ed incentivi, razionalizzazione amministrativa ed economic diplomacy. La Cina all'estero, dopo la caccia alle risorse, si fa largo nei servizi. Se si escludono i paradisi fiscali, gli investimenti cinesi sono in prevalenza indirizzati verso i paesi in via di sviluppo. I capitali cinesi sono divenuti una leva importante di sviluppo economico per molti stati dell'Africa e dell'America latina, sia per il supporto alla crescita di specifiche industrie, sia per l'apporto di tecnologie e conoscenze, sia per il contributo al miglioramento delle infrastrutture interne. La Cina all'estero punta ora sulle acquisizioni. Nel 2009 sono state circa 300 le operazioni concluse. Il trend in forte crescita è confermato anche per i primi mesi del 2010
Abstract/Sommario: Dal 2007 al 2010 l'economia cinese ha fatto da amortizzatore alla crisi mondiale, continuando a consumare una gran quantità di materie prime per modernizzare il paese e allo stesso tempo continuando a produrre merci a basso prezzo. Entrambi questi fenomeni hanno rallentato la caduta della domanda mondiale. Ma dal 2010 il rallentamento della crescita economica cinese fa precipitare le speranze di ripresa dell'economia mondiale. L'A. fornisce una breve analisi dell'evoluzione storica del ...; [Leggi tutto...]
Dal 2007 al 2010 l'economia cinese ha fatto da amortizzatore alla crisi mondiale, continuando a consumare una gran quantità di materie prime per modernizzare il paese e allo stesso tempo continuando a produrre merci a basso prezzo. Entrambi questi fenomeni hanno rallentato la caduta della domanda mondiale. Ma dal 2010 il rallentamento della crescita economica cinese fa precipitare le speranze di ripresa dell'economia mondiale. L'A. fornisce una breve analisi dell'evoluzione storica dell'economia cinese, dalla morte di Mao ad oggi. Essa ha molti punti di contatto sia con il primo capitalismo europeo sia con il capitalismo più maturo, senza rinunciare agli enunciati del pensiero comunista. A differenza dell'Unione Sovietica, la modernizzazione della Cina comunista segue da vicino le profezie economiche di Marx, ed è proprio nell'esperienza cinese che, a detta dell'A., si può scoprire l'originalità e la flessibilità del marxismo
Abstract/Sommario: La risposta alla crisi coordinata dal G20 ha sancito il ruolo della Cina nella governance mondiale. La "grande recessione" degli ultimi anni ha rappresentato una grande opportunità per la Cina che è divenuta il primo esportatore mondiale di merci. L'aumento della produttività della Cina è largamente superiore da tempo a quello dei suoi trading partners, ed al contempo il suo tasso di cambio reale effettivo è allo stesso livello del 1990. La Cina ha impedito la rivalutazione del tasso d ...; [Leggi tutto...]
La risposta alla crisi coordinata dal G20 ha sancito il ruolo della Cina nella governance mondiale. La "grande recessione" degli ultimi anni ha rappresentato una grande opportunità per la Cina che è divenuta il primo esportatore mondiale di merci. L'aumento della produttività della Cina è largamente superiore da tempo a quello dei suoi trading partners, ed al contempo il suo tasso di cambio reale effettivo è allo stesso livello del 1990. La Cina ha impedito la rivalutazione del tasso di cambio nominale e l'aumento del tasso di cambio reale, con il conseguente smisurato aumento delle riserve valutarie. Malgrado il suo secondo posto nell'economia mondiale, la Cina ha ancora gravi problemi di sviluppo al suo interno, con decine di milioni di abitanti delle zone rurali sotto la soglia della povertà assoluta. Nel contempo le dimensioni degli investimenti esteri in entrata, degli investimenti cinesi nei paesi produttori di materie prime, in investimenti in obbligazioni del Tesoro americano, spagnolo o giapponese e delle riserve valutarie che hanno raggiunto i 2,6 trilioni di dollari testimoniano il ruolo globale, non solo comemrciale, ma finanziario e politico della Cina: ma la valuta cinese ha ancora un ruolo insignificante per gli scambi regionali
Abstract/Sommario: Dal 2004 il governo cinese ha investito notevoli risorse per la creazione di una rete di Istituti Confucio nel mondo. Questi Istituti sono sotto la diretta supervisione del governo cinese e sono attualmente gestiti dal Miinstero dell'Istruzione: sono stati costituiti come una istituzione no-profit per promuovere la lingua e la cultura cinese all'estero. Considerati da taluni come 'strumenti di propaganda' del governo cinese, l'articolo ne illustra l'organizzazione interna e la gamma di ...; [Leggi tutto...]
Dal 2004 il governo cinese ha investito notevoli risorse per la creazione di una rete di Istituti Confucio nel mondo. Questi Istituti sono sotto la diretta supervisione del governo cinese e sono attualmente gestiti dal Miinstero dell'Istruzione: sono stati costituiti come una istituzione no-profit per promuovere la lingua e la cultura cinese all'estero. Considerati da taluni come 'strumenti di propaganda' del governo cinese, l'articolo ne illustra l'organizzazione interna e la gamma di attività svolte. L'A. considera che questi istituti siano piuttosto una opportunità per gli studi cinesi all'estero, particolarmente in quei paesi nei quali esista già una tradizione storica
Abstract/Sommario: Fino a pochi anni fa le mostre di arte antica provenienti dalla Cina erano eventi rari, mentre di recente si sono moltiplicate. Solo in Italia, dal 2005 al 2010, ne sono state inagurate dieci, numero senza eguali in altri paesi. Accostando l'impero cinese a quello romano, la Cina contemporanea reclama il suo posto a fianco dell'Occidente. Il governo cinese sta usando l'arte antica del proprio paese per veicolare un'immagine positiva e del tutto diversa da quella che per decenni era pe ...; [Leggi tutto...]
Fino a pochi anni fa le mostre di arte antica provenienti dalla Cina erano eventi rari, mentre di recente si sono moltiplicate. Solo in Italia, dal 2005 al 2010, ne sono state inagurate dieci, numero senza eguali in altri paesi. Accostando l'impero cinese a quello romano, la Cina contemporanea reclama il suo posto a fianco dell'Occidente. Il governo cinese sta usando l'arte antica del proprio paese per veicolare un'immagine positiva e del tutto diversa da quella che per decenni era percepita come 'minaccia cinese'. I metodi e le interpretazioni degli storici dell'arte occidentali spesso differiscono da quelli degli studiosi cinesi