Abstract/Sommario: La 5a Conferenza dei vescovi del continente latinoamericano si svolge presso l'importante santuario mariano, meta della religiosità popolare. Molti i temi sul tappeto, su tutti l'urgenza di radicare una fede più matura. Temi pastorale e missionari si intrecciano con questioni più sociali e "politiche", Un nodo cruciale è l'integrazione del continente, auspicata da molti. L'articolo contiene anche un brevissimo excursus delle Conferenze precedenti; e diversificate speranze di vescovi la ...; [Leggi tutto...]
La 5a Conferenza dei vescovi del continente latinoamericano si svolge presso l'importante santuario mariano, meta della religiosità popolare. Molti i temi sul tappeto, su tutti l'urgenza di radicare una fede più matura. Temi pastorale e missionari si intrecciano con questioni più sociali e "politiche", Un nodo cruciale è l'integrazione del continente, auspicata da molti. L'articolo contiene anche un brevissimo excursus delle Conferenze precedenti; e diversificate speranze di vescovi latinoamericani sull'esito della Conferenza
Abstract/Sommario: L'articolo offre una presentazione del libro di C. Prudhomme: Missioni cristiane e colonialismo (Jaca Book). Alcuni punti significativi: per i missionari l'utilità sociale è al secondo posto rispetto all'annuncio della salvezza: ricorrenti conflitti oppongono missionari all'aministrazione coloniale sul campo. I missionari sono differenti rispetto ai colonizzatori anche rispetto alle culture autoctone: se da un lato mediante la scuola e la stampa diffondono il sapere occidentale e intr ...; [Leggi tutto...]
L'articolo offre una presentazione del libro di C. Prudhomme: Missioni cristiane e colonialismo (Jaca Book). Alcuni punti significativi: per i missionari l'utilità sociale è al secondo posto rispetto all'annuncio della salvezza: ricorrenti conflitti oppongono missionari all'aministrazione coloniale sul campo. I missionari sono differenti rispetto ai colonizzatori anche rispetto alle culture autoctone: se da un lato mediante la scuola e la stampa diffondono il sapere occidentale e introducono la foma scritta là dove la cultura era prettamente orale dall'altro, quando fanno entrare le lingue indigene nei loro dizionari e nelle loro grammatiche lo fanno per interesse per le necessità della catechesi, ma con quest'operazione permettono loro di sopravvivere. Con l'etnologia i missionari cercano di penetrare le culture indigene
Abstract/Sommario: Mons. Padovese dal 2004 ricopre l'incarico di vicario apostolico per l'Anatolia: l'articolo riporta una conferenza da lui tenuta a Padova. I punti salienti: l'auspicato ingresso della Turchia nell'UE si scontra contro la volontà di gruppi nazionalistici e fanatici che vedono in esso una diminuzione o una perdita del loro potere o un pericolo per l'identità turca. Il dibattito sulla laicità dello stato si intreccia con la richiesta di maggior democrazia e confronto. Una rete di omertà ...; [Leggi tutto...]
Mons. Padovese dal 2004 ricopre l'incarico di vicario apostolico per l'Anatolia: l'articolo riporta una conferenza da lui tenuta a Padova. I punti salienti: l'auspicato ingresso della Turchia nell'UE si scontra contro la volontà di gruppi nazionalistici e fanatici che vedono in esso una diminuzione o una perdita del loro potere o un pericolo per l'identità turca. Il dibattito sulla laicità dello stato si intreccia con la richiesta di maggior democrazia e confronto. Una rete di omertà ha coperto le indagini sull'assassinio di Don Santoro. A chi accusa la Chiesa cattolica di proselitismo risponde che l'opera della Chiesa è di aiuto, non di conquista. C'è un ambito di lavoro che riguarda le famiglie passate all'islam nel secolo scorso non per convinzione, ma per sfuggire a vessazioni e discriminazioni. Tenendo presente che all'est e al nord delal Turchia i discendenti di antiche famiglie cristiane sono centinaia di migliaia, il cambiamento politico e sociale in atto, per quanto lento, potrà produrre in molti un ritorno alla fede dei padri. Nell'islam l'esercizio delle altre religioni non è libero, bensì tollerato
Abstract/Sommario: Haiti è uno dei paesi più poveri del mondo, da anni invischiato in una crisi politica , sociale ed economica con attori interni ed interferenze internazionali. Nell'intervista Camille Chalmers, docente di Economia all'Università statale di Port-au-Prince, economista di fama internazionale, parla del suo paese, in un quadro di creascente anrchia e povertà, dove hanno largo spazio organizzazioni di tipo mafioso. La missione Onu è vista come una nuova forma di occupazione, poichè diretta ...; [Leggi tutto...]
Haiti è uno dei paesi più poveri del mondo, da anni invischiato in una crisi politica , sociale ed economica con attori interni ed interferenze internazionali. Nell'intervista Camille Chalmers, docente di Economia all'Università statale di Port-au-Prince, economista di fama internazionale, parla del suo paese, in un quadro di creascente anrchia e povertà, dove hanno largo spazio organizzazioni di tipo mafioso. La missione Onu è vista come una nuova forma di occupazione, poichè diretta da militari delle grandi potenze, anche se i circa 10.000 militari Onu impegnati son sud americani. Negli anni della dittatura di Duvalier alcuni settori di base delal Chiesa cattolica favorirono la mobilitazione sociale; a partire dal 1986 l'ala più conservatrice della Conferenza episcopale cercò di prendere il sopravvento, allontanando i preti legati alla teologia della liberazione (e l'ex presidente Aristide era tra questi), ridimensionando le piccole comunità ecclesiali. Oggi la Chiesa cattolica appoggia i settori conservatori, l'ala più progressista si è disgregata, alcuni suoi esponenti di spicco sop morti o sono stati assassinati, come padre Jean Marie Vincent nel 1994 e padre Jean Pierre Louis nel 1998
Abstract/Sommario: Con la ripresa delle ostilità nella primavera 2006 si è conclusa la lunga tregua iniziata nel 2002. Partita nel 1983 nell'area nord orientale dell'isola, patria dei tamil, il conflitto si è esteso all'isola: da allora ha provocato 70.000 vittime e migliaia di profughi. All'interno di questo complesso scenario la Chiesa cattolica locale si è posta come elemento di mediazione, nonostante la violenza che non ha risparmiato i luoghi di culto e i sacerdoti. Gli articoli: Un intero Paese pr ...; [Leggi tutto...]
Con la ripresa delle ostilità nella primavera 2006 si è conclusa la lunga tregua iniziata nel 2002. Partita nel 1983 nell'area nord orientale dell'isola, patria dei tamil, il conflitto si è esteso all'isola: da allora ha provocato 70.000 vittime e migliaia di profughi. All'interno di questo complesso scenario la Chiesa cattolica locale si è posta come elemento di mediazione, nonostante la violenza che non ha risparmiato i luoghi di culto e i sacerdoti. Gli articoli: Un intero Paese prigioniero della violenza (alle origini del conflitto, dal 1983 la guerra civile semina morte. Rivendicazioni autonomiste, tensioni interetniche e sete di potere. La ricostruzione post-tsunami è stata un'occasione perduta per trovare una soluzione al conflitto. Nonostante la tradizione democratica, la classe politica non ha saputo comporre il mosaico etnico); Non chiamatela guerra di religione (parla Mons. Oswald Gomis, arcivescovo di Colombo: i cristiani sono tra due fuochi, poichè tra di loro ci sono sia singalesi che tamil; la Chiesa propone un percorso di giustizia che tuteli i diritti dei gruppi etnici e religiosi, in modo da consentire loro di vivere dignitosamente e in pace); La medicina della speranza (intervista con Padre Damian Fernando, direttore della Caritas:i campi di azione sono l' assistenza a orfani, scuole, cliniche mobili, famiglie povere. Decisivo il sostegno pscologico e l'educazione alla pace. Sono circa 750.000 i profughi di cui 250.000 solo nel 2006: ma gli operatori umanitari devono fare i conti con pressioni, ostacoli e il coprifuoco nelle aree più calde); "Ricostruire la fiducia reciproca" (Parla il leader del movimento di pace 'Sarvodaya' che si ispira a Gandhi; con oltre 1.500 operatori volontari copre tutte le aree geografiche. Fin dala sua fondazione nel 1958 ha lavorato per prevenire confltti sia a livello familiare che comunitario: un piano a lungo termine per arginare la violenza e cercare una soluzione alla guerra civile); Fra sete di giustizia e avidità di potere ( istanze e contraddizioni della galassia tamil. Le tensioni tra singalesi e tamil rislagono al periodo cooniale: dopo l'indipendenza le frizioni irrisolte hanno dato il via alla guerra. La lotta intestina ha provocato vittime, specie tra i leader moderati assassinati dalle Tigri. La gestione governativa del conflitto ha portato a iniziative militari indiscriminate con immensi danni alla popolazione civile e solo un limitato contenimento delle attività militari delle Tigri); I tentativi (falliti) della diplomazia ( nel 1998 decolla il processo di pace che porta al cessate il fuoco del 2002. L'anno successivo la situazione precipita nuovamente. Per mettere fine al confltto serve un accordo su basi nuove e una più convinta pressione internazionale
Abstract/Sommario: L'economista beninese, autore del libro : La povertà, ricchezza dei popoli, pubblicato nel 1979 ma tutt'ora di grande attualità propone una cooperazione basata su reciprocità e scambio per un progreso rispettoso dei popoli e alla portata di tutti. La Cina, da modello, è diventata una temibile concorrente: si sta cercando di cosruire con la Cina nuove forme di partenariato, che partendo dalla co-produzione arrivi sino alla co-gestione e ripartizione degli utili. Sarebbe bene puntare su ...; [Leggi tutto...]
L'economista beninese, autore del libro : La povertà, ricchezza dei popoli, pubblicato nel 1979 ma tutt'ora di grande attualità propone una cooperazione basata su reciprocità e scambio per un progreso rispettoso dei popoli e alla portata di tutti. La Cina, da modello, è diventata una temibile concorrente: si sta cercando di cosruire con la Cina nuove forme di partenariato, che partendo dalla co-produzione arrivi sino alla co-gestione e ripartizione degli utili. Sarebbe bene puntare sull'utilizzo in loco delle risorse esistenti: occorre anche puntare di più sul mercato interno africano