Abstract/Sommario: Il World Social Forum nel 2007 è stato ospitato a Nairobi: per una volta l'Africa è stata al centro della scena, non senza problemi e contraddizioni. P. Pierli, comboniano fondatore dell'institute of Social Ministry presso l'Università Cattolica di Nairobi ha visto in questo un'occasione importante in cui gli africani hanno avuto la possibilità di far conoscere anche le proprie esperienze positive. Chiese e missionari sono riusciti a portare il Wsf sin nel cuore degli slums. Tra i prot ...; [Leggi tutto...]
Il World Social Forum nel 2007 è stato ospitato a Nairobi: per una volta l'Africa è stata al centro della scena, non senza problemi e contraddizioni. P. Pierli, comboniano fondatore dell'institute of Social Ministry presso l'Università Cattolica di Nairobi ha visto in questo un'occasione importante in cui gli africani hanno avuto la possibilità di far conoscere anche le proprie esperienze positive. Chiese e missionari sono riusciti a portare il Wsf sin nel cuore degli slums. Tra i protagonisti del Forum organizzazioni comunitarie, società civile e donne. Con i suoi contrasti Nairobi è simbolo delle ingiustizie presenti nel mondo
Abstract/Sommario: In Italia oramai si parla tropp poco della "missione alle genti": ma l'esempio della Libia dimostra che un pugno di preti, suore e cristiani che vivono e lavorano fra un popolo totalmente islamico è capace di gettare un ponte di comprensione e 'dialogo di vita' con i popoli del Corano. Resoconto di un viaggio dell'Autore in Libia, il servizio speciale ospita i seguenti articoli:L'impronta del Colonnello (anatomia di un Paese e del suo capo indiscusso; nel bene e nel male la storia rece ...; [Leggi tutto...]
In Italia oramai si parla tropp poco della "missione alle genti": ma l'esempio della Libia dimostra che un pugno di preti, suore e cristiani che vivono e lavorano fra un popolo totalmente islamico è capace di gettare un ponte di comprensione e 'dialogo di vita' con i popoli del Corano. Resoconto di un viaggio dell'Autore in Libia, il servizio speciale ospita i seguenti articoli:L'impronta del Colonnello (anatomia di un Paese e del suo capo indiscusso; nel bene e nel male la storia recente della Libia è segnata dalla forte personalità del suo leader, il colonnello Gheddafi, che ne decide le sorti miscelando islam e laicità; la 'terza via' tra populismo e islam. La politica libica è molto cambiata in questi anni sull'onda delle ambizioni di Gheddafi per il suo paese e per l'Africa intera); Chiesa straniera e domestica ( la piccola comunità cristiana in Libia è composta da stranieri, la maggior parte subsahariani ma anche filippini, indiani, libanesi. Ma essa da una testimonianza di fede e di unità , soprattutto nelle opere sociali in un mondo esclusivamente islamico ma non ostile, dove però nessun libico è libero di convertirsi. Com'è l'Islam in Libia? Il regime punisce duramente gli oppositori, soprattuto i seguaci dell'estremismo islamico; le moschee sono controllate dallo stato che finanzia gli imam); Noi a piedi scalzi, sulla scia di De Foucauld (Testimonianza di suor Giannina Olga Catto, delle Piccole sorelle di Gesù che lavora in Libia dal 1966); Lungo le rotte dei migranti ( l'esperienza di padre Vanni Bressan che lavora a Sebha, 850 km a sud di Tripoli come medico dell'ospedale governativo: migliaia di subsahariani si fermano in Libia per alcuni anni in attesa di poter salpare per l'Europa. Per chi arriva a Sebha dall'Africa nera il miraggio resta l'Italia o l'Europa. La testimonianza cristiana dei migranti è spesso molto profonda); Il senso della presenza cristiana ( in Libia la Chiesa ha buoni rapporti con la gente comune e le autorità, dice mons. Martinelli, vescovo di Tripoli. E' importante la testimonianza che danno i cristiani: la chiesa cerca di aiutarli anche a capire i musulmani e ad avere un atteggiamento positivo nei loro confronti. A Tripoli ci sono 6 comunità, più numerose in Cirenaica. Le suore sono 60-70, la loro opera è molto apprezzata. Anche le numerose infiermiere flippine che lavorano negli ospedali (circa 10.000) suscitano ammirazione e riconoscenza. Servirebbero anche nuovi sacerdoti)
Abstract/Sommario: Riaperto da poco (2007), il Museo missionario etnologico vaticano ha rinnovato lo spazio dedicato all'Asia: una miniera di tesori e testimonianze di culture "altre" e del lavoro tenace dei missionari per valorizzarle. Attraverso le opere esposte ci si avvicina a spiritualità e religioni indigene precedenti all'evangelizzazione: gli evangelizzatori hanno valorizzato modelli artistici locali per rendere accessibile l'annuncio evangelico. Il nucleo del futuro museo missionario fu organiz ...; [Leggi tutto...]
Riaperto da poco (2007), il Museo missionario etnologico vaticano ha rinnovato lo spazio dedicato all'Asia: una miniera di tesori e testimonianze di culture "altre" e del lavoro tenace dei missionari per valorizzarle. Attraverso le opere esposte ci si avvicina a spiritualità e religioni indigene precedenti all'evangelizzazione: gli evangelizzatori hanno valorizzato modelli artistici locali per rendere accessibile l'annuncio evangelico. Il nucleo del futuro museo missionario fu organizzato nel 1925 in occasione dell'esposizione universale missionaria: la classificazione dei reperti fu studiata da p. Schidt, verbita austriaco, che assunse nel '26 la direzione scientifica del museo, inaugurato nel '27.
Abstract/Sommario: Cresce l'insofferenza verso l'ingerenza dei militari nella vita politica del Paese e preoccupa l'assenza di servizi di base. Anche se il Paese è economicamente dinamico, si deve confrontare con i mali della politica : nonostante le contraddizioni interne, la Thailandia gode di una buona credibilità internazionale. L'erosione dei valori e un diffuso materialismo pongono interrogativi anche alla sparuta minoranza dei cattolici (0,6% in (un paese maggioritariamente buddhista). Mons. Micha ...; [Leggi tutto...]
Cresce l'insofferenza verso l'ingerenza dei militari nella vita politica del Paese e preoccupa l'assenza di servizi di base. Anche se il Paese è economicamente dinamico, si deve confrontare con i mali della politica : nonostante le contraddizioni interne, la Thailandia gode di una buona credibilità internazionale. L'erosione dei valori e un diffuso materialismo pongono interrogativi anche alla sparuta minoranza dei cattolici (0,6% in (un paese maggioritariamente buddhista). Mons. Michael Bunluen Mansap, a capo della commissione Giustizia e Pace della Conferenza episcopale ritiene che i cattolici debbano far sentire la loro voce, anche con un impegno diretto nella politica: ma esistono spazi affinchè i cattolici possano farlo al di fuori delle loro chiese o delle pur influenti associazioni educative?
Abstract/Sommario: In Paraguay un vescovo, mons. Lugo ha deciso di candidarsi alla presidenza senza l'avvallo degli altri vescovi e nonostante il divieto di Roma: è stato perciò sospeso 'a divinis'. Anche in Argentina due ecclesiastici si sono canditati: le situazioni, pur differenti tra di loro, sono indice di un fenomeno che conferma che in America latina la Chiesa gode di autorevolezza. Le polemiche non mancano: il codice di diritto canonico vieta ai chierici di assumere uffici pubblici, specifica ch ...; [Leggi tutto...]
In Paraguay un vescovo, mons. Lugo ha deciso di candidarsi alla presidenza senza l'avvallo degli altri vescovi e nonostante il divieto di Roma: è stato perciò sospeso 'a divinis'. Anche in Argentina due ecclesiastici si sono canditati: le situazioni, pur differenti tra di loro, sono indice di un fenomeno che conferma che in America latina la Chiesa gode di autorevolezza. Le polemiche non mancano: il codice di diritto canonico vieta ai chierici di assumere uffici pubblici, specifica che non possono aver parte attiva nei partiti politici e nella guida di associazioni sindacali, a meno che, a giudizio dell'autorità ecclesiastica competente, non lo richiedano la difesa dei diritti della Chiesa o la promozione del bene comune. Già nel passato alcuni sacerdoti ricoprirono cariche pubbliche o si impegnarono in partiti politici, ricevendo la sospensione 'a divinis'. D'altra parte la transizione verso la democrazia in America latina interpella la Chiesa stessa, stimolandola ad investire maggiormente nella formazione sociale e politica dei laici, ai quali è demandato il compito di impegnarsi direttamente nell'attività politica