Abstract/Sommario: Il commento di un filosofo ortodosso a due importanti documenti di Giovanni Paolo II sull'unità dei cristiani: la lettera apostolica "Orientale lumen" e l'enciclica "Ut unum sint". In un saggio di rara onestà intellettuale l'autore, lungi dall'auspicare un'unità frutto della giustapposizione di varie esperienze ecclesiali, valorizza l'attenzione del pontefice per la ricchezza delle Chiese orientali, come primo passo per recuperare l'unica radice comune a tutti i cristiani: l'Amore divi ...; [Leggi tutto...]
Il commento di un filosofo ortodosso a due importanti documenti di Giovanni Paolo II sull'unità dei cristiani: la lettera apostolica "Orientale lumen" e l'enciclica "Ut unum sint". In un saggio di rara onestà intellettuale l'autore, lungi dall'auspicare un'unità frutto della giustapposizione di varie esperienze ecclesiali, valorizza l'attenzione del pontefice per la ricchezza delle Chiese orientali, come primo passo per recuperare l'unica radice comune a tutti i cristiani: l'Amore divino che risponde alla domanda di senso di ogni uomo. Senza questo Amore ogni progetto di unità risulta insostenibile e non sarà mai possibile una riforma veramente radicale dell'unica Chiesa