Abstract/Sommario: L'articolo ricostruisce, a partire da documenti d'archivio e testimonianze d'epoca, una controversia relativa alle scuole cattoliche della Costa d'Avorio tra il 1960 e il 1974. Tre principali soggetti - i missionari europei istallati da tempo nel paese, i preti giunti di recente e i primi prelati ivoriani- si scontrarono a motivo del mantenimento di queste scuole come mezzo adeguato di evangelizzazione. Al centro di questa controversia, i preti 'progressisti' della Mission de Franc ...; [Leggi tutto...]
L'articolo ricostruisce, a partire da documenti d'archivio e testimonianze d'epoca, una controversia relativa alle scuole cattoliche della Costa d'Avorio tra il 1960 e il 1974. Tre principali soggetti - i missionari europei istallati da tempo nel paese, i preti giunti di recente e i primi prelati ivoriani- si scontrarono a motivo del mantenimento di queste scuole come mezzo adeguato di evangelizzazione. Al centro di questa controversia, i preti 'progressisti' della Mission de France si impegnarono per garantire una forma di azione religiosa al di là della scuola cattolica; il loro tentativo di intraprendere nuove vie di impegno si scontrò con le strategie dei vescovi ivoriani, che , al contrario, si adoperavano per un rafforzamento delle scuole istituite dai missionari. Il risultato della controversia fu una forte istituzionalizzazione della scuola cattolica: un accresciuto potere nell'ordine religioso e nella struttura del potere nazionale