Abstract/Sommario: La politica della S. Sede in Medio Oriente con Giovanni Paolo II ha un profilo di continuità e di novità rispetto a quella di Paolo VI. Le questioni affrontate: conflitto israele-palestinese, questione libanese e difesa del modello di convivialità interreligioso, opzione moderata della Giordania, futuro delle minoranze cristiane, questione di Gerusalemme. Futuro che genera un senso di precarietà considerando: la morte di Hussein (7 febb. '99), elezioni politiche di Israele (maggio '99 ...; [Leggi tutto...]
La politica della S. Sede in Medio Oriente con Giovanni Paolo II ha un profilo di continuità e di novità rispetto a quella di Paolo VI. Le questioni affrontate: conflitto israele-palestinese, questione libanese e difesa del modello di convivialità interreligioso, opzione moderata della Giordania, futuro delle minoranze cristiane, questione di Gerusalemme. Futuro che genera un senso di precarietà considerando: la morte di Hussein (7 febb. '99), elezioni politiche di Israele (maggio '99), leadership di Arafat in bilico, ripresa del confronto militare nel Libano meridionale, transizione siriana che si profila con l'anziano Assad. Il dialogo tra ebrei, cristiani e musulmani dipenderà dall'evoluzione degli accordi israelo-palestinesi, dalla crescita economica dell'intera regione, e dalla maturazione di un islam non fondamentalista