Abstract/Sommario: Il dialogo ufficiale tra l'ortodossia e l'ebraismo non si è ancora articolato, né a livello ufficiale né a livello teologico per un mancato riconoscimento da parte della Chiesa ortodossa della storicità di Gesù, del suo essere ebreo. Inoltre nella storia russa la presenza degli ebrei è stata di un certo peso, vuoi in campo politico che scientifico. Ma gli ortodossi faticano a riconoscere gli ebrei: il riconoscimento dovrebbe diventare un processo di cambiamento teologico che chiederà ...; [Leggi tutto...]
Il dialogo ufficiale tra l'ortodossia e l'ebraismo non si è ancora articolato, né a livello ufficiale né a livello teologico per un mancato riconoscimento da parte della Chiesa ortodossa della storicità di Gesù, del suo essere ebreo. Inoltre nella storia russa la presenza degli ebrei è stata di un certo peso, vuoi in campo politico che scientifico. Ma gli ortodossi faticano a riconoscere gli ebrei: il riconoscimento dovrebbe diventare un processo di cambiamento teologico che chiederà una nuova analisi della tradizione millenaria: solo un concilio ecumenico può cambiare la tradizione. Come presupposto alla soluzione di questo rapporto conflittuale l'A. indica che dopo la Shoah nessun tipo di antisemitismo può essere tollerato
Abstract/Sommario: Il dossier dedicato alla musica e alla spiritualità di Messiaen trae le mosse da una riflessione sulla sua opera “Quatuor pour la fin du temps”. L'ispirazione dell'opera e la circostanza della sua realizzazione (fu scritta nel 1940 ed eseguita nel campo di prigionia di Görliz nel 1941) manifestano il desiderio umano e religioso della 'cessazione del tempo'. L'equivalente musicale di questa cessazione del tempo è per Messiaen il distacco dalle regole ritmiche e metriche, l'annullament ...; [Leggi tutto...]
Il dossier dedicato alla musica e alla spiritualità di Messiaen trae le mosse da una riflessione sulla sua opera “Quatuor pour la fin du temps”. L'ispirazione dell'opera e la circostanza della sua realizzazione (fu scritta nel 1940 ed eseguita nel campo di prigionia di Görliz nel 1941) manifestano il desiderio umano e religioso della 'cessazione del tempo'. L'equivalente musicale di questa cessazione del tempo è per Messiaen il distacco dalle regole ritmiche e metriche, l'annullamento di ogni nozione di misura e di tempo, attraverso l'aumento o la diminuzione ritmica, introducendo note, ponti, pause in forma asimmetrica. Nell'opera Messaien parla dell'apocalisse di san Giovanni, da lui definito libro di 'speranza'. Gli articoli: Musica dell'invisibile / Pierangelo Sequeri; Görlitz 1941: Olivier Messiaen / Marcello Neri