Abstract/Sommario: Testimonianza di un esule nord coreano nato nel 1982 in un "campo di lavoro" (lager del regime comunista) dove era stata rinchiusa l'intera famiglia. Egli, sin dal primo giorno divita, è stato considerato 'prigioniero politico'. Dal suo racconto emergono i soprusi, le violenze, gli stupri, le esecuzioni di massa perpetrate dalle guardie ed educatori del Campo 14, nell'impunità generale