Abstract/Sommario: Recentemente alcuni giornalisti senza scrupoli o intellettuali anticlericali si sono presentati ai confessionali di molte chiese fingendo di essere penitenti in cerca di perdono, hanno prospettato agli ignari confessori casi di vita corrente, hanno registrato le risposte del sacerdote e le hanno poi pubblicate su libri e giornali. Questo scorretto modo di procedere ha suscitato sconcerto e dolore nel popolo cristiano, nonchè nei sacerdoti dediti al mistero della riconciliazione. L'arti ...; [Leggi tutto...]
Recentemente alcuni giornalisti senza scrupoli o intellettuali anticlericali si sono presentati ai confessionali di molte chiese fingendo di essere penitenti in cerca di perdono, hanno prospettato agli ignari confessori casi di vita corrente, hanno registrato le risposte del sacerdote e le hanno poi pubblicate su libri e giornali. Questo scorretto modo di procedere ha suscitato sconcerto e dolore nel popolo cristiano, nonchè nei sacerdoti dediti al mistero della riconciliazione. L'articolo, ripercorrendo brevemente la storia della prassi penitenziale e verificando gli strumenti a sua difesa predisposti dal diritto canonico e da quello dello Stato, accenna sia ad alcuni aspetti fondamentali del perdono cristiano sia ad alcuni diritti della persona universalmente riconoscibili