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Abstract/Sommario: Nell'articolo viene presentata l'esperienza missionaria presso il villaggio di Koh Roka dove nel giro di alcuni anni si è formata una piccola comunità cristiana. P. Vogin, Mep, che ne è partecipe, illustra l'esperienza che si è potuta valere della presenza di un catechista locale, che è basata sul rispetto dell'identità Khmer anche nella liturgia cristiana (es. le feste di Pchum Ben e del nuovo anno, il culto degli antenati), che vede la presenza attiva dei laici nella comunità religio ...; [Leggi tutto...] Nell'articolo viene presentata l'esperienza missionaria presso il villaggio di Koh Roka dove nel giro di alcuni anni si è formata una piccola comunità cristiana. P. Vogin, Mep, che ne è partecipe, illustra l'esperienza che si è potuta valere della presenza di un catechista locale, che è basata sul rispetto dell'identità Khmer anche nella liturgia cristiana (es. le feste di Pchum Ben e del nuovo anno, il culto degli antenati), che vede la presenza attiva dei laici nella comunità religiosa, il rispetto delle forme artistiche locali nel culto cristiano, il dialogo tra religioni ecc.

Abstract/Sommario: L'articolo propone l'esperienza di una delegazione composta da sei persone, tra i quali un sacerdote americano, missionario Maryknoll degli Stati Uniti e da un medico americano, nell'ambito di un progetto dell'ONG americana Fondation Eugen Bell, che porta aiuto ai tubercolosi della Corea del Nord. In tutto essi prestano aiuto a una quarantina tra ospedali e dispensari. L'autore, p. Roncin, mep, si occupa anche dell'assistenza ai lavoratori stranieri presenti a Saigon

Abstract/Sommario: L'articolo di Mons. Ramousse, già vescovo di Phnom Penh prima dell'avvento al potere dei Khmer rossi in Cambogia, lancia uno sguardo alla situazione attuale del cattolicesimo in Cambogia: all'indomani della caduta del regime di Pol Pot nel 1979, il paese era in rovina, l'economia smantellata, la popolazione decimata: la metà dei cristiani cambogiani era stata eliminata nei campi di lavoro forzati, la religione cristina era stata proibita.La lenta ripresa, grazie anche all'intervento d ...; [Leggi tutto...] L'articolo di Mons. Ramousse, già vescovo di Phnom Penh prima dell'avvento al potere dei Khmer rossi in Cambogia, lancia uno sguardo alla situazione attuale del cattolicesimo in Cambogia: all'indomani della caduta del regime di Pol Pot nel 1979, il paese era in rovina, l'economia smantellata, la popolazione decimata: la metà dei cristiani cambogiani era stata eliminata nei campi di lavoro forzati, la religione cristina era stata proibita.La lenta ripresa, grazie anche all'intervento dell'ONU ha permesso anche alla Chiesa cattolica di essere riconosciuta e di partecipare alla riabilitazione del Paese. Ma la chiesa cattolica è rinata con una situazione differente: se dapprima la chiesa era formata da parrocchie relativamente grandi, ora è composta di piccole comunità che, con l'aiuto dei loro sacerdoti si prendono carico della preghiera (liturgia), della catechesi e del servizio ai poveri. Due dei tre vescovi cambogiani erano khmer, ma trovarono la morte durante il regime di Pol Pot: anche i preti e le religiose furono eliminati, così come la maggior parte dei catechisti e la metà dei cristiani. La presenza di sacerdoti e vescovi stranieri per la rinascita della chiesa in Cambogia è stata necessaria, anche se molti di essi provengono da paesi asiatici. Attualmente si registra un incremento dei cattolici.

Abstract/Sommario: Nel corso degli anni passati nelle province di Kampot e Takeo, nel sud della Cambogia, l'autore, missionario MEP, ha operato in un ambiente prettamente rurale e povero: tra le opere intraprese la realizzazione di un liceo professionale agricolo e la creazione di un centro per i malati di AIDS. Nell'articolo si interroga sull'evangelizzazione

Abstract/Sommario: Nell'articolo, mons. Ramousse presenta i missionari di Parigi (MEP) attualmente operanti in Cambogia:
Anthony Samy Susairj, proveniente dal Tamil Nadu e Prefetto apostolico di Kompong Cham;François Ponchaud, francese, che opera tra Phnom Penh e la diocesi di Kompong Cham; Gérald Vogin, vicario generale della diocesi di Kompong Penh; Mons. Emile Destombes, nominato presidente del Celac (Conferenza episcopale del Laos e Cambogia); Bruno Cosme, vicario generale della diocesi di Phnom ...; [Leggi tutto...] Nell'articolo, mons. Ramousse presenta i missionari di Parigi (MEP) attualmente operanti in Cambogia:
Anthony Samy Susairj, proveniente dal Tamil Nadu e Prefetto apostolico di Kompong Cham;François Ponchaud, francese, che opera tra Phnom Penh e la diocesi di Kompong Cham; Gérald Vogin, vicario generale della diocesi di Kompong Penh; Mons. Emile Destombes, nominato presidente del Celac (Conferenza episcopale del Laos e Cambogia); Bruno Cosme, vicario generale della diocesi di Phnom Penh; Arockiadoss Vanathaiyan, che opera nella parrocchia di Vat Champa, interamente composta da cattolici vietnamiti; François-Xavier Demont opera a Phnom Penh; Olivier Schmitthaeusler, Robert Venet et Rogatien Rondineau, Vincent Sénéchal et François Hemelsdael e lo stesso Mons. Ramousse

Abstract/Sommario: L'articolo presenta un profilo biografico di Mons. Jean-Claude Miche (1805-1873). Ordinato sacerdote nel 1830, nel 1835 entra nel seminario delle MEP e nel 1836 si imbarca per la Cocincina, in cui è momentaneamente impossibile entrare direttamente a causa delle persecuzioni in corso. Si reca nel regno del Siam , che accoglie favorevolmente i cristiani e lì impara la lingua khmer dai cristiani cambogiani rifugiati. Nel 1838 riesce a penetrare in Cambogia, dove nel frattempo si è estesa ...; [Leggi tutto...] L'articolo presenta un profilo biografico di Mons. Jean-Claude Miche (1805-1873). Ordinato sacerdote nel 1830, nel 1835 entra nel seminario delle MEP e nel 1836 si imbarca per la Cocincina, in cui è momentaneamente impossibile entrare direttamente a causa delle persecuzioni in corso. Si reca nel regno del Siam , che accoglie favorevolmente i cristiani e lì impara la lingua khmer dai cristiani cambogiani rifugiati. Nel 1838 riesce a penetrare in Cambogia, dove nel frattempo si è estesa la persecuzione contro i cristiani: si occuperà, in modo clandestino di una piccola comunità cristiana formata di discendenti dei portoghesi e di cinesi. Nel 1840 viene inviato in Cocincina, ma è arrestato nel 1843 con il confratello p. Duclos mentre cercano di raggiungere le tribù Bahnars che risiedono sulle montagne. Imprigionato, viene successivamente tradotto a Hué. L'arrivo della nave da guerra francese, Héroine, il cui capitano è incaricato di una missione diplomatica presso le autorità vietnamite, e che reclama la liberazione dei missionari imprigionati e condannati a morte, li salva . Nel 1844 J.-C. Miche è in Cambogia, dove il re Ang Duong è ben disposto verso i cristiani e gli permette di stabilirsi a Thonol nel 1848, già sede di un'antica comunità cristiana: scampato alla morte per un'epidemia di peste, parte sul Mekong per evangelizzare le popolazioni rivierasche. Quando nel 1850 la Santa Sede separa la Cambogia e il Laos dalla missione della Cocincina, nomina p. Miche vicario apostolico. Le sorti dell'evangelizzazione sono molto dure: ma la crescente presenza diplomatica e militare francese, che si assicura il protettorato della Cambogia nel 1863 e successivamente la loro presenza in Cocincina e nell'Annam favorisce l'azione dei missionari. Nell'ottobre 1864 succede a Mons. Lefebvre quale vicario apostolico della Cocincina: risiederà a Saigon dal 1864 sino alla sua morte e si prodigherà nella costruzione di nuove chiese , nell'opera missionaria, ma anche nelle attività agricole e nello studio scientifico. Muore nel 1874 nel seminario di Saigon; le sue ceneri sono state restituite alla Francia dopo la guerra d'Indocina e inumate nel 1983 nella cripta della cappella delle Missions Etrangères a Parigi

Abstract/Sommario: L'articolo è un ricordo di Mons. André Lesouef, deceduto nel 2004, primo prefetto apostolico di Kompong Cham dal 1968 al 1997