Abstract/Sommario: Il 6. Plenum del Pcc si è svolto dall'8 all'11 ottobre 2006 e può essere letto in chiave di preparazione al 17. Congresso del Partito, che si terrà presumibilmente nell'autunno 2007: Hu Jintao cerca di rafforzare la propria posizione. Il documento politico di questo Plenum ha nuovamente sottolineato e legittimato la rilevanza di un modello di sviluppo teorico , la "società armoniosa socialista", finalizzato a ridistribuire più uniformemente la ricchezza creata dallo sviluppo economico ...; [Leggi tutto...]
Il 6. Plenum del Pcc si è svolto dall'8 all'11 ottobre 2006 e può essere letto in chiave di preparazione al 17. Congresso del Partito, che si terrà presumibilmente nell'autunno 2007: Hu Jintao cerca di rafforzare la propria posizione. Il documento politico di questo Plenum ha nuovamente sottolineato e legittimato la rilevanza di un modello di sviluppo teorico , la "società armoniosa socialista", finalizzato a ridistribuire più uniformemente la ricchezza creata dallo sviluppo economico, con maggiore equità sociale. Gli scontri da diversi interessi economici rappresentano attualmente in Cina le principali contraddizioni sociali, che potrebbero provocare disordini sociali. Benchè impliciti, i richiami alla tradizione confuciana sono tuttavia chiari, giacchè riconducibili all'ormai affermata diffusione nella Repubblica Popolare di un movimento filosofico e culturale noto come Nuovo Confucianesimo Contemporaneo, affermatosi nella metà degli anni '80. Benchè Hu Jintao non abbia mai espressamente dichiarato di volersi ricollegare al confucianesimo nel suo nuovo modello politico, appare evidente che il richiamo a valori tradizionali largamente condivisi serva a dare un maggior spessore etico al nuovo progetto di "società armoniosa" e non è escluso che esso possa essere elevato e codificato come vero e proprio "importante pensiero", il contributo ideologico di Hu Jintao al marxismo
Abstract/Sommario: La prima visita ufficiale all'estero del neo-eletto Primo ministro giapponese Abe Shinzo è stata a Pechino nell'ottobre del 2006: segnale chiaro che nonostante le recenti incomprensioni il rapporto con la Cina è di fondamentale importanza per il Giappone. Già negli anni precedenti le relazioni sino-giapponesi hanno registrato una forte crescita dell'interscambio commerciale: grazie alla domanda economica cinese il Giappone ha potuto egregiamente superare la stagnazione degli anni '9 ...; [Leggi tutto...]
La prima visita ufficiale all'estero del neo-eletto Primo ministro giapponese Abe Shinzo è stata a Pechino nell'ottobre del 2006: segnale chiaro che nonostante le recenti incomprensioni il rapporto con la Cina è di fondamentale importanza per il Giappone. Già negli anni precedenti le relazioni sino-giapponesi hanno registrato una forte crescita dell'interscambio commerciale: grazie alla domanda economica cinese il Giappone ha potuto egregiamente superare la stagnazione degli anni '90 , ed anche creare investimenti direttamente in Cina. Se il passato storico ha influito pesantemente sui rapporti tra i due paesi, attualmente il premier Giapponese riconosce che mantenere relazioni di amicizia con la Cina è importante non solo da un punto di vista economico ma anche della sicurezza. L'avvicinamento con la Cina non implica per il Giappone un declassamento dei raporti con gli Stati Uniti, alleanza che è rintenuta indispensabile nel contesto estremo orientale
Abstract/Sommario: La frequenza e l'intensità degli scambi tra l'Europa e la Cina è stata, negli ultimi anni, molto positiva. Fino ad ora la UE e la Cina sono impegnate in circa 25 "dialoghi" settoriali che coprono un'ampia gamma di aree come quella dei diritti di proprietà intellettuale, ambiente, informazione e società, energia e cooperazione scinetifica, l'uso pacifico dell'energia nucleare, sicurezza marittima, cooperazione per lo spazio, problemi legati al WTO e altri. La negoziazione di un nuovo ac ...; [Leggi tutto...]
La frequenza e l'intensità degli scambi tra l'Europa e la Cina è stata, negli ultimi anni, molto positiva. Fino ad ora la UE e la Cina sono impegnate in circa 25 "dialoghi" settoriali che coprono un'ampia gamma di aree come quella dei diritti di proprietà intellettuale, ambiente, informazione e società, energia e cooperazione scinetifica, l'uso pacifico dell'energia nucleare, sicurezza marittima, cooperazione per lo spazio, problemi legati al WTO e altri. La negoziazione di un nuovo accordo richiede tempi più lunghi: sembra che per ora la luna di miele tra UE e Cina, durata tre anni, sia finita e che Bruxelles e Pechino si siano assunte l'incarico di ridefinire e riorganizzare le rispettive relazioni