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Abstract/Sommario: Se statisticamente i praticanti ortodossi costituiscono il 6-7% della popolazione russa, il 60-70% si considera ortodosso, pur non essendo praticante. La Chiesa ortodossa russa, in quanto struttura religiosa che costituisce quasi la religione ufficiale del paese, occupa oggi un posto solidissimo nello spazio sociale russo. Tra i problemi di carattere materiale, la scarsità di chiese, il problema dell'insegnamento della religione nella scuola primaria, la formazione dei sacerdoti

Abstract/Sommario: Don Divo Barsotti, figura di mistico e fondatore della Comunità dei Figli di Dio, diede origine a una particolare froma di vita monastica nel mondo proprio a partire dal suo amore per i santi e gli scrittori russi, primo fra tutti Dostoevskij. Proprio da questa passione scaturì il suo interesse per la cultura cristiana russa, che tanto influì sulla sua vita e sulla comunità da lui fondata.

Abstract/Sommario: Gesù Cristo è fortemente presente nella tradizione ortodossa, anche attraverso i simboli della religiosità. Il nome Gesù, come si usa nella pratica esicasta della cosiddetta 'preghiera' di Gesù ha per l'ortodossia un valore particolare, che la rende prossima alla sfera del Sacramento della Chiesa nel senso stretto della parola. Nella tradizione russa è abbastanza comprensibile che un asceta esperto dell'uso ininterrotto del nome di Gesù sia arrivato ad una maggior conoscenza di Gesù di ...; [Leggi tutto...] Gesù Cristo è fortemente presente nella tradizione ortodossa, anche attraverso i simboli della religiosità. Il nome Gesù, come si usa nella pratica esicasta della cosiddetta 'preghiera' di Gesù ha per l'ortodossia un valore particolare, che la rende prossima alla sfera del Sacramento della Chiesa nel senso stretto della parola. Nella tradizione russa è abbastanza comprensibile che un asceta esperto dell'uso ininterrotto del nome di Gesù sia arrivato ad una maggior conoscenza di Gesù di un teologo, nel senso di colui che insegna teologia. Ugualmente importante il fatto che la Pasqua sia l'unica festa il cui nome nella poesia liturgica sia inserito tra i nomi dello stesso Cristo. Paskha è usato nell'Antico Testamento per designare l'agnello pasquale e da San Paolo per il Cristo Salvatore. Il mistero pasquale è considerato il centro dell'ortodossia, e il centro di questo è la 'fonte del rinnovamento', il sepolcro del Signore. Per quanto riguarda le immagini sacre, la tradizione ortodossa della pittura di icone è stata creata a Bisanzio, dove peraltro si radicò il movimento iconoclasta. La pratica della pittura delle icone ricevette allora un fondamento teologico così scrupoloso che si può parlare di una 'teologia dell'icona'. L'icona è l'immagine visibile delle cose invisibili: unicamente grazie al fatto che il Verbo si è fatto carne, la pratica della pittura di icone è giustificabile come legittima espressione della fede. Tant'è che la dottrina ortodossa ha negato in linea di principio la possibilità di rappresentare Dio Padre come un venerando vecchio.