Abstract/Sommario: E' semplicistico affermare che Stalin usò la Chiesa per sostenere lo sforzo bellico e in cambio le fece qualche concessione. La realtà storica è più complessa: c'è una Chiesa messa in ginocchio dalle persecuzioni, con una gerarchia spesso in posizione subalterna ad ogni potere politico e condizionata da un patriottismo esclusivo. E c'è uno Stalin sagace politico che con una strategia più ampia di quella dettata dalla contingenza sa piegare i vescovi al suo disegno. Ma al di là e attra ...; [Leggi tutto...]
E' semplicistico affermare che Stalin usò la Chiesa per sostenere lo sforzo bellico e in cambio le fece qualche concessione. La realtà storica è più complessa: c'è una Chiesa messa in ginocchio dalle persecuzioni, con una gerarchia spesso in posizione subalterna ad ogni potere politico e condizionata da un patriottismo esclusivo. E c'è uno Stalin sagace politico che con una strategia più ampia di quella dettata dalla contingenza sa piegare i vescovi al suo disegno. Ma al di là e attraverso le cadute emerge un mondo cristiano che trasforma le prove in un'occasione di rinascita e di trasmissione della fede
Abstract/Sommario: L'articolo traccia la storia del Foyer Saint-Georges, sorto a Costantinopoli nel 1920 ad opera di due gesuiti per dare assistenza e rifugio ai numerosi rifugiati russi profughi dal loro paese. Raccogliere ragazzi russi sbandati e dare a loro un'istruzione: da questo slancio iniziale prese avvio un'esperienza radicale di ecumenismo. I gesuiti trovarono appoggio ed accoglienza nel trasferire il foyer a Namur, in Belgio e poi in Francia, dando ai ragazzi loro affidati la possibilità di ...; [Leggi tutto...]
L'articolo traccia la storia del Foyer Saint-Georges, sorto a Costantinopoli nel 1920 ad opera di due gesuiti per dare assistenza e rifugio ai numerosi rifugiati russi profughi dal loro paese. Raccogliere ragazzi russi sbandati e dare a loro un'istruzione: da questo slancio iniziale prese avvio un'esperienza radicale di ecumenismo. I gesuiti trovarono appoggio ed accoglienza nel trasferire il foyer a Namur, in Belgio e poi in Francia, dando ai ragazzi loro affidati la possibilità di vivere la loro fede ortodossa nel rispetto della loro cultura.