Abstract/Sommario: I principali temi trattati nell'articolo: crisi economica e ruolo dell'Islamic Banking in Sudan agli inizi degli anni '80; il Movimento islamico in Sudan: dai Fratelli Musulmani al NIF; il leader del movimento, Hasan al-Turabi; il colpo di stato del giugno '89 e la presa del potere del general al-Basir; Il nuovo regime tra isolamento internazionale e 'internazionale islamica'; l'organizzazione del regime negli anni '90; Usamah bin Ladin e l'"internazionale islamica"; le reazioni regio ...; [Leggi tutto...]
I principali temi trattati nell'articolo: crisi economica e ruolo dell'Islamic Banking in Sudan agli inizi degli anni '80; il Movimento islamico in Sudan: dai Fratelli Musulmani al NIF; il leader del movimento, Hasan al-Turabi; il colpo di stato del giugno '89 e la presa del potere del general al-Basir; Il nuovo regime tra isolamento internazionale e 'internazionale islamica'; l'organizzazione del regime negli anni '90; Usamah bin Ladin e l'"internazionale islamica"; le reazioni regionali e internazionali; la crisi del sogno islamico e la svolta 'occidentale' dopo l'11 settembre; un nuovo fattore in campo, il petrolio; la crisi del sogno islamico e la speranza di pace. La conclusione dell'autore è che il mantenimento delle relazioni nell'ambito della 'comunità degli stati' è un segnale notevole da parte di un regime islamico radicale.
Abstract/Sommario: Nell'articolo l'autore vuole illustrare l'humus che ha reso possibile la crescita, lo sviluppo e la crisi di un movimento marxista egiziano vigoroso e del tutto peculiare, come fenomeno rispondente a logiche interne prima che ad evidenti condizionamenti esterni. Dalla prima diffusione del marxismo, negli anni turbolenti del dopo Seconda Guerra mondiale, come movimento d'elite all'ascesa di Nasser, i marxisti furono con l'opposizione islamica, oggetto della più accanita repressione go ...; [Leggi tutto...]
Nell'articolo l'autore vuole illustrare l'humus che ha reso possibile la crescita, lo sviluppo e la crisi di un movimento marxista egiziano vigoroso e del tutto peculiare, come fenomeno rispondente a logiche interne prima che ad evidenti condizionamenti esterni. Dalla prima diffusione del marxismo, negli anni turbolenti del dopo Seconda Guerra mondiale, come movimento d'elite all'ascesa di Nasser, i marxisti furono con l'opposizione islamica, oggetto della più accanita repressione governativa sino all'appoggio dato a Nasser dopo la sconfitta del 1967, in termini anti-imperialisti e anti-sionista, e quindi pan- arabo. Comunque le organizzazioni della sinistra si dimostrarono clubs di intellettuali in scarso contatto con le classi lavoratrici, che, dagli anni '70, avevano invece trovato spazio nell'attività sociale dei Fratelli Musulmani. L'opposizione al processo di pace iniziato da Sadat schiera i gruppi marxisti sul fronte dell'opposizione al regime mentre i Fratelli Musulmani, cui si rivolge parte della nuova classe media, seguivano strade più 'pacifiche' predicando la concordia sociale, impegnandosi in un'opera di reislamizzazione della società dal basso, islamizzazione che il regime promuoveva parallelamente dall'alto. I marxisti, definiti 'atei' e quindi al di fuori della comunità egiziana subirono la repressione del governo.
Abstract/Sommario: LA tesi di fondo dell'articolo è che la transizione politica nei paesi arabi è passata dall'autoritarismo all'autoritarismo modernizzato, trasformando i vari regimi in sistemi almeno formalmente più pluralistici. caratterizzati dalla (re)introduzione del pluripartitismo, dal frequente ricorso all'esercizio elettorale e dal potenziamento degli istituti di garanzia. Ma le élites al potere sono ancora in grado, tramite un misto di manipolazione delle istituzioni e di cooptazione e repress ...; [Leggi tutto...]
LA tesi di fondo dell'articolo è che la transizione politica nei paesi arabi è passata dall'autoritarismo all'autoritarismo modernizzato, trasformando i vari regimi in sistemi almeno formalmente più pluralistici. caratterizzati dalla (re)introduzione del pluripartitismo, dal frequente ricorso all'esercizio elettorale e dal potenziamento degli istituti di garanzia. Ma le élites al potere sono ancora in grado, tramite un misto di manipolazione delle istituzioni e di cooptazione e repressione delle opposizioni, di far si che il maggior pluralismo politico non si traduca in una reale alternanza democratica. Viene esaminato in particolare il caso dell'Egitto. In sintesi: L'Egitto dalla liberalizzaizone alla deliberalizzazione politica: il pluralismo controllato (1976-1990); la deliberalizzazione (1990-2000) soprattutto motivata dal timore che il pur limitato pluralismo permettesse una crescita dei Fratelli Musulmani; origini, tappe e protagonisti della intifadah-al-islah (sollevazione per la riforma) egiziana; i Fratelli Musulmani e la liberalizzazione politica; evoluzione della strategia politica dei Fratelli Musulmani in Egitto (1970-); L'Iniziativa sui principi generali della riforma in Egitto