Abstract/Sommario: Non c'è dubbio che il sistema coloniale sia stato un sistema di potere e di prevaricazione. Però al suo interno esso ha suscitato anche spinte e ansie di creatività e di modernità, di libertà e di maggiori livelli di consapevolezza e di diritti. E, soprattutto, il passato coloniale nel bene e nel male ha unito i popoli del mondo in modo altrettanto forte di quanto li abbia divisi. Storici e giovani di quattro continenti discutono insieme per capire n+meglio cosa sia stata la vicenda c ...; [Leggi tutto...]
Non c'è dubbio che il sistema coloniale sia stato un sistema di potere e di prevaricazione. Però al suo interno esso ha suscitato anche spinte e ansie di creatività e di modernità, di libertà e di maggiori livelli di consapevolezza e di diritti. E, soprattutto, il passato coloniale nel bene e nel male ha unito i popoli del mondo in modo altrettanto forte di quanto li abbia divisi. Storici e giovani di quattro continenti discutono insieme per capire n+meglio cosa sia stata la vicenda coloniale, come afrne un bilancio, cosa ne resta dentro ciascuno dei protagonisti e dentro le relazioni politiche, economiche e culturali del tempo presente; e come guarire davvero da quella che fu, anche, una sorta di "malattia mentale", di cui ancora restano tracce. Una memoria condivisa della vicenda coloniale è forse impossibile. Forse neppure è giusto perseguirla, se questo significasse cercare di coprire i torti del passato. Ma avere il coraggio di rileggere quel pasato e difarlo accogliendo il punto di vista dell'altro "incrociando gli sguardi" è un'avventura preziosa
Abstract/Sommario: In un tempo sospeso tra sogno e ricordo, partiamo per un viaggio nel cuore dell'Africa e ci abbandoniamo al piacere di vagabondare. Da Dakar a Douala, da Bamako a Benin, da Khartoum a Casablanca, in ogni nuova città Emmanuel Iduma raccoglie delle reliquie, dei souvenir, dei mattoncini per colmare le distanze e conservare i ricordi. Spille, portachiavi, cartoline. Ma soprattutto raccoglie incontri. Artisti, tassisti, scultori, facchini, poliziotti, mendicanti, migranti, su ognuno di lor ...; [Leggi tutto...]
In un tempo sospeso tra sogno e ricordo, partiamo per un viaggio nel cuore dell'Africa e ci abbandoniamo al piacere di vagabondare. Da Dakar a Douala, da Bamako a Benin, da Khartoum a Casablanca, in ogni nuova città Emmanuel Iduma raccoglie delle reliquie, dei souvenir, dei mattoncini per colmare le distanze e conservare i ricordi. Spille, portachiavi, cartoline. Ma soprattutto raccoglie incontri. Artisti, tassisti, scultori, facchini, poliziotti, mendicanti, migranti, su ognuno di loro lo sguardo del viaggiatore si posa per scattare una fotografia. Gli occhi mettono a fuoco, il dito si piega, e nella memoria si imprimono gioia e sofferenza, speranza e nostalgia, i volti di un'umanità che trabocca di vita. Emmanuel Iduma ci fa scoprire, con una serie di fotografie e una voce dolcemente malinconica, il dolore della separazione e il conforto dell'incontro con l'altro, creando un ritratto onirico e al contempo estremamente reale dell'Africa moderna.