Abstract/Sommario: Questo secondo volume della "Storia della letteratura giapponese" di Kato Shuichi si svolge sul filo di due secoli e mezzo, dalla metà del XVI secolo agli albori dell'Ottocento e prende in esame la terza "svolta", che vede l'impatto con l'Occidente, la nascita di un pensiero filosofico autoctono e il sorgere di una cultura popolare, in particolare nella città di Osaka e di Edo. È attraverso la narrativa, il teatro, l'arte grafica e la poesia, che il variopinto mondo di mercanti e artig ...; [Leggi tutto...]
Questo secondo volume della "Storia della letteratura giapponese" di Kato Shuichi si svolge sul filo di due secoli e mezzo, dalla metà del XVI secolo agli albori dell'Ottocento e prende in esame la terza "svolta", che vede l'impatto con l'Occidente, la nascita di un pensiero filosofico autoctono e il sorgere di una cultura popolare, in particolare nella città di Osaka e di Edo. È attraverso la narrativa, il teatro, l'arte grafica e la poesia, che il variopinto mondo di mercanti e artigiani si esprime, trovando, nei quartieri di piacere e nella finzione dei drammi, momenti di oblio alle ferree regole imposte dalla società samuraica.
Abstract/Sommario: Questo primo volume della "Storia della letteratura giapponese" giunge sino al XVI secolo e spazia dalla più antica antologia poetica, il "Man'yoshu", ai racconti popolari, dalla narrativa delle "dame di corte" di Heian tra cui primeggia l'opera di Murashaki Shikibu, "Storia di Genji", alle epopee cavalleresche. Filo conduttore di tutta l'opera è la convinzione dell'autore che i giapponesi (al contrario dei cinesi e degli occidentali) non siano affatto portati al trascendentale e all'a ...; [Leggi tutto...]
Questo primo volume della "Storia della letteratura giapponese" giunge sino al XVI secolo e spazia dalla più antica antologia poetica, il "Man'yoshu", ai racconti popolari, dalla narrativa delle "dame di corte" di Heian tra cui primeggia l'opera di Murashaki Shikibu, "Storia di Genji", alle epopee cavalleresche. Filo conduttore di tutta l'opera è la convinzione dell'autore che i giapponesi (al contrario dei cinesi e degli occidentali) non siano affatto portati al trascendentale e all'assoluto, ma siano ancorati a "questo mondo" in una visione prettamente terrena della vita che egli ritrova nella maggior parte della produzione culturale
Abstract/Sommario: Il volume si apre con quella che l'autore chiama la quarta "svolta", cioè il lungo e talvolta faticoso cammino che ha portato il Giappone dagli inizi dell'Ottocento alla modernità e al suo inserimento in un contesto mondiale. L'autore analizza le varie correnti di pensiero; tratta di grandi scrittori ma segue con attenzione anche alcuni minori; non trascura la linfa sotterranea della produzione disimpegnata che ruota ancora attorno ai quartieri di piacere e al mondo del teatro; segue i ...; [Leggi tutto...]
Il volume si apre con quella che l'autore chiama la quarta "svolta", cioè il lungo e talvolta faticoso cammino che ha portato il Giappone dagli inizi dell'Ottocento alla modernità e al suo inserimento in un contesto mondiale. L'autore analizza le varie correnti di pensiero; tratta di grandi scrittori ma segue con attenzione anche alcuni minori; non trascura la linfa sotterranea della produzione disimpegnata che ruota ancora attorno ai quartieri di piacere e al mondo del teatro; segue idealmente i pionieri che vennero in Europa e che riportarono in Giappone un bagaglio di nozioni e di esperienze di enorme valore; propone di leggere la storia culturale del periodo attraverso una mappa delle "generazioni" che hanno contribuito a formare il Giappone moderno