Titolo analitico

Alle fonti : Le icone dell'ecumene cristiana

Abstract/Sommario: Le icone, sia bizantine che romane, sono espressione artistica dell'intera ecumene cristiana, prima della divisione tra il mondo cristiano 'ortodosso' e quello 'cattolico'. Terreno di interscambio di questa tradizione artistica è l'Italia. Il culto delle icone, consolidatosi nel VI sec. a Costantinopoli, si diffuse ampiamente anche a Roma, che anzi all'epoca della controversia iconoclasta divenne una sorta di rifugio per molte di esse. Le caratteristiche artistiche e tecniche delle pi ...; [leggi tutto] Le icone, sia bizantine che romane, sono espressione artistica dell'intera ecumene cristiana, prima della divisione tra il mondo cristiano 'ortodosso' e quello 'cattolico'. Terreno di interscambio di questa tradizione artistica è l'Italia. Il culto delle icone, consolidatosi nel VI sec. a Costantinopoli, si diffuse ampiamente anche a Roma, che anzi all'epoca della controversia iconoclasta divenne una sorta di rifugio per molte di esse. Le caratteristiche artistiche e tecniche delle più antiche icone romane testimoniano quanto questa tradizione romana abbia attinto al patrimonio della pittura antica. Esisteva anche una grande mobilità di opere e artisti e una varietà di stili formali: non esistevano a quell'epoca norme stabili che regolavano il genere. Ad accomunare queste tavole più antiche è soprattutto il loro attestarsi come icone domestiche o immagini titolari di un tempio: esse erano venerate come icone 'patronali' dei più antichi templi consacrati a Maria, prima ancora che si sviluppasse la liturgia delle principali feste mariane. L'icona mariana più antica è forse l'Odigitra di Santa Maria Nova al Foro romano (metà del VI secolo). Un'altra icona romana particolarmente venerata nei secoli è l'immagine titolare della basilica di Trastevere, che successivamente prese il nome di 'Madonna della Clemenza'. Un discorso a parte merita l'icona Acheropia di Cristo, custodita nella cappella del Sancta Sanctorum, la cappella privata del Papa nella sua residenza in Laterano. Questa icona era protagonista dell'antico rituale romano dell'annuale processione in occasione della festa dell'assunzione della Vergine, nel coro della quale le icone più antiche e venerate venivano portate per le vie della città e si 'facevano visita' nei rispettivi templi, a sottolineare l'idea della dimora postavi dal Salvatore e dalla Madre di Dio. L'icona acherotipa del Salvatore veniva portata dallo stesso Pontefice sino a Santa Maria Nova, dove rendeva visita all'icona della Vergine, esposta alla preghiera dei pellegrini [comprimi]

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Descrizione	Alle fonti : Le icone dell'ecumene cristiana/ Giovanna Parravicini
Note	IN Per: La Nuova Europa, anno 18, n. 5 (2009 Settembre-Ottobre) p. 30-32 : ill.
	[Fa parte di] La Nuova Europa : rivista internazionale di cultura 2009, 18, 5 ; p. 30-32 : ill.
Titolo di rinvio	[Ha per altro titolo] Le icone dell'ecumene cristiana / Giovanna Parravicini
Autori	Parravicini, Giovanna
Soggetto	Icone - Roma - 6.-10. sec.
Lingua	Italiano
ID scheda	64863