Monografia a stampa
Gli abiti del buon governo : I costumi dei funzionari imperiali sotto la dinastia Qin
Milano : Centro di Cultura e Animazione Missionaria Pime : Museo Popoli e Culture, 2010
Abstract/Sommario:
Quando i guerrieri manciù spodestarono la dinastia Ming ne 1644 presero il controllo della più grande popolazione del mondo, della migliore burocrazia e di una delle corti più ricche allora conosciute. Essi tuttavia rimasero una minoranza, etnicamente e culturalmente diversa rispetto alla società agraria cinese che avevano conquistato e da cui in seguito avrebbero ricevuto una vastissima eredità culturale. Nell’ambito di questo nuovo periodo, il tradizionale abbigliamento in voga nell ...; [leggi tutto]
Quando i guerrieri manciù spodestarono la dinastia Ming ne 1644 presero il controllo della più grande popolazione del mondo, della migliore burocrazia e di una delle corti più ricche allora conosciute. Essi tuttavia rimasero una minoranza, etnicamente e culturalmente diversa rispetto alla società agraria cinese che avevano conquistato e da cui in seguito avrebbero ricevuto una vastissima eredità culturale. Nell’ambito di questo nuovo periodo, il tradizionale abbigliamento in voga nella precedente dinastia, caratterizzato da voluminose vesti rosse dalle ampie maniche, fu bandito e rimpiazzato da più aderenti vestiti con allacciatura laterale, caratterizzate da spacchi e da lunghe maniche a tubo terminati con polsini a zoccolo di cavallo. Indossate su pantaloni: gli abiti dei conquistatori Qing diversamente da quelli della precedente dinastia Mi g adatti alla sedentaria vita di corte . riflettevano il bisogno di libertà nei movimenti, così come la necessità di mantenere il calore durante le lunghe ore trascorse in sella. Si giunse così a stilare uno dei codici vestimentari più sontuosi, complessi e tecnicamente avanzati mai sviluppati, in cui il colore, la simbologia e gli accessori, indossati da tutti gli uomini e le donne della corte imperiale, indicavano in modo chiaro ed inequivocabile le distinzioni tra nobiltà, titoli ufficiali e lo status sociale
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