Monografia a stampa
La legge e il rito : Lineamenti di storia del diritto cinese
Milano: Franco Angeli, 1999
Abstract/Sommario:
Per molti secoli, la storia del diritto cinese è stata segnata dal contrasto tra due opposte scuole di pensiero. Da un lato quella legista, che nella legge scritta (fa), e in particolare nella legge penale, vedeva il più efficiente tra gli strumenti di governo; dall’altro quella confuciana, storicamente prevalente, che invece manifestò costantemente la propria ostilità nei confronti delle leggi e dei tribunali e la propria sfiducia nella capacità di queste istituzioni di disciplinare a ...; [leggi tutto]
Per molti secoli, la storia del diritto cinese è stata segnata dal contrasto tra due opposte scuole di pensiero. Da un lato quella legista, che nella legge scritta (fa), e in particolare nella legge penale, vedeva il più efficiente tra gli strumenti di governo; dall’altro quella confuciana, storicamente prevalente, che invece manifestò costantemente la propria ostilità nei confronti delle leggi e dei tribunali e la propria sfiducia nella capacità di queste istituzioni di disciplinare armoniosamente i rapporti sociali, affermando all’opposto la necessità di fondare l’ordine della società sull’educazione e sul rito (li).
Dopo i primi tentativi di occidentalizzare il sistema giuridico cinese operati all’inizio del Novecento, con la rivoluzione comunista e la fondazione della Repubblica Popolare Cinese (1949), il dibattito sul rapporto tra legge e rito mutò profondamente, tingendosi dei toni marcati dell’ideologia di Mao. Fu in particolare in seguito allo strappo con Mosca (1958) che un nuovo giusnichilismo , in larga parte ispirato alla tradizione confuciana, prese il sopravvento nell’ideologia e nella pratica politica maoista, sino a condurre, all’epoca della Rivoluzione Culturale (1966), alla pressoché totale cessazione delle attività degli organi dello stato e alla persecuzione fisica dei giuristi.
L’avvio della riforma economica e la politica di apertura all’estero (1978) hanno imposto alla Cina una graduale affermazione della legalità socialista, accompagnata da un amplissimo utilizzo di strumenti legislativi e da una valorizzazione senza precedenti dello studio e della pratica del diritto. La rivoluzione della legalità è appena agli inizi, ma già se ne avvertono le profonde implicazioni sociali e politiche.
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