Monografia a stampa
Neuhaus, Richar John <1936-2009>
Lo Splendore della Verità : Perché sono diventato cattolico (e sono felice di esserlo)
Torino : Lindau, 2008
Abstract/Sommario:
Note di Copertina
Milioni di persone, di tutte le età, di tutte le fedi, di tutte le nazionalità e capi di nazioni anche in guerra fra loro si sono ritrovati nell’aprile 2005 per rendere l’estremo saluto a Giovanni Paolo II. Questa mobilitazione senza precedenti nella storia ha dimostrato che la Chiesa rappresenta un punto di riferimento essenziale, non solo per i cattolici. Anzi, qualche volta sembrano proprio alcuni fra loro i più restii ad accettarne la vitalità e la ritrovata capa ...; [leggi tutto]
Note di Copertina
Milioni di persone, di tutte le età, di tutte le fedi, di tutte le nazionalità e capi di nazioni anche in guerra fra loro si sono ritrovati nell’aprile 2005 per rendere l’estremo saluto a Giovanni Paolo II. Questa mobilitazione senza precedenti nella storia ha dimostrato che la Chiesa rappresenta un punto di riferimento essenziale, non solo per i cattolici. Anzi, qualche volta sembrano proprio alcuni fra loro i più restii ad accettarne la vitalità e la ritrovata capacità di offrire un contributo di idee autorevole, anche se spesso controverso, al mondo contemporaneo.
In Lo Splendore della Verità padre Neuhaus – che si trovava a Roma in quegli storici giorni e ne ha redatto un diario che conclude il suo saggio – affronta molti dei temi più dibattuti del cattolicesimo postconciliare (dal significato del Concilio alle innovazioni nella liturgia, dall’ordinazione delle donne alla contraccezione, dall’aborto e dall’omosessualità al celibato dei sacerdoti) coinvolgendo il lettore in una riflessione vibrante e profonda su cosa significa essere credenti oggi.
Partendo dalla sua vicenda personale – che lo ha portato a sentire l’insufficienza della fede e della teologia luterana nella quale era cresciuto e a diventare prima cattolico e poi sacerdote –, e ricordando gli incontri con Giovanni Paolo II e l’allora cardinale Ratzinger, Neuhaus spiega quanto sia in errore chi vuole politicizzare e «democratizzare » la Chiesa, contestando o stravolgendo gli insegnamenti del Magistero. La fedeltà e la continuità, non l’autonomia e la novità, conducono a un futuro ricco di promesse. Un futuro all’insegna di una evangelizzazione planetaria, dell’unità fra i Cristiani, e di un vero rinnovamento.
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