Monografia a stampa

Ossa nel deserto

Milano : Adelphi, 2006

Abstract/Sommario: Ci sono zone della terra in cui il confine tra incubo e lealtà è talmente labile da chiedersi se all’ Inferno si starebbe tanto peggio. Ciudad Juarez, città messicana posta al confine con il Texas, è uno di questi posti. Qui dal 1993 ad oggi sono state violentate, torturate, mutilate e uccise oltre trecento donne, come documentato anche dalla Commissione inter-americana sui diritti umani. Quasi tutte ragazze giovani, a volte anche bambine, impossibilitate in ogni modo a difendersi e la ...; [leggi tutto] Ci sono zone della terra in cui il confine tra incubo e lealtà è talmente labile da chiedersi se all’ Inferno si starebbe tanto peggio. Ciudad Juarez, città messicana posta al confine con il Texas, è uno di questi posti. Qui dal 1993 ad oggi sono state violentate, torturate, mutilate e uccise oltre trecento donne, come documentato anche dalla Commissione inter-americana sui diritti umani. Quasi tutte ragazze giovani, a volte anche bambine, impossibilitate in ogni modo a difendersi e la cui unica “colpa” sembra essere quella di appartenere al genere femminile. Il tutto con la connivenza della polizia locale, che sembra fare di tutto per non scoprire il colpevole, o i colpevoli, di questo orrore.
Chi invece si è messo di buona lena per fare un po’ di luce su queste atrocità è Sergio Gonzales Rodriguez, scrittore-giornalista messicano dotato di una buona dose di coraggio che ha pubblicato il volume “Ossa nel deserto”, un vero e proprio libro-inchiesta su una storia riguardo la quale chi ha provato ad indagare non ne è mai uscito bene. O non ne è uscito affatto.
Ma perché a Ciudad Juarez succede tutto questo? Probabilmente la risposta sta nei legami di questa zona con il narcotraffico. Ciudad Juarez accoglie, proprio dal 1993, il cartello di narcotrafficanti più potente del Messico, da qui passa l’ 80% della cocaina in transito dalla Colombia. Il fatto di essere centro di smistamento della droga ha causato l’esplosione dell’illegalità. La città è vittima delle scorribande di 500 bande di strada che obbediscono solo alla legge della violenza, e nelle quali spesso per entrare è richiesto lo stupro di una ragazza. Perché in questa città la condizione della donna è vicina allo zero, il numero degli stupri è impressionante, nel solo 2001 ne sono stati registrati 4540. Il 70% delle donne che si sono rivolte al centro d’aiuto Casa Amiga sono state picchiate dal marito, il restante 30% lo è stato da qualcuno che conoscevano.
È in questo background che la violenza contro le donne ha avuto campo libero, violenza giustifica violenza sembra essere il motto di Ciudad Juarez. Tutto questo nel silenzio della polizia che in tutti questi anni ha fatto poco o niente per scovare gli autori dei 300 omicidi. Qualcuno è finito in carcere, come l’egiziano Omar Sharif Lattif, ma non è servito a niente; gli autori dei delitti sono ben coperti dalle autorità locali che si guardano bene dal mettere il naso negli sporchi affari della mafia locale. Evidentemente gli interessi sono più importanti della vita delle donne, alla porta per l’Inferno di Ciudad Juarez. [comprimi]

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Campo	Valore
Descrizione	Ossa nel deserto/ Sergío Gonzáles Rodríguez ; traduzione di Cina Maneri e Andrea Mazza. - Milano : Adelphi, 2006. - 426 p. ; 23 cm.
Collezione	[Fa parte di] La Collana dei casi [Adelphi] ; 66 [Vai al dettaglio]
Titolo di rinvio	[Ha per titolo originale] Hossos en el deserto / Sergío Gonzáles Rodríguez
Numeri	ISBN: 88-459-2043-7
Autori	Gonzáles Rodríguez, Sergio Maneri, Gina - [Responsabilità secondaria] - [Curatore] ; <curatore> Mazza, Andrea - [Responsabilità secondaria] - [Curatore] ; <curatore>
Soggetto	Donne - Omicidio - Messico - Ciudad Juarez - 1993-2006 Messico - 1993-2006 Omicidio - Messico - Ciudad Juarez - 1993-2006 Violenza sulla donna - Messico - Ciudad Juarez - 1993-2006
Luogo di pubblicazione	Milano
Editore	Adelphi
Paese	Italia
Lingua	Italiano
ID scheda	59316