Monografia a stampa
Yan, Mo <1955- >
Sorgo rosso
Roma ; Napoli : Theoria, 1994
Abstract/Sommario:
Sorgo rosso è un affresco fiammeggiante degli ultimi decenni di storia cinese, dagli anni ’30 agli anni ’70, raccontati da un giovane della provincia che ripercorre i drammi gli amori i lutti della propria famiglia: una storia di lotte fratricide e guerre, di carestie, rapine e scorrerie, di amori e passioni, di riti magici e pratiche stregonesche, di barbarie e di morti, di imprese infime e di gesta eroiche. Dall’epoca d’oro del banditismo negli anni ’20, alla sanguinaria invasione gi ...; [leggi tutto]
Sorgo rosso è un affresco fiammeggiante degli ultimi decenni di storia cinese, dagli anni ’30 agli anni ’70, raccontati da un giovane della provincia che ripercorre i drammi gli amori i lutti della propria famiglia: una storia di lotte fratricide e guerre, di carestie, rapine e scorrerie, di amori e passioni, di riti magici e pratiche stregonesche, di barbarie e di morti, di imprese infime e di gesta eroiche. Dall’epoca d’oro del banditismo negli anni ’20, alla sanguinaria invasione giapponese del decennio successivo, fino agli anni che precedono la Rivoluzione culturale, il romanzo attraversa come un fiume sotterraneo il cuore della Cina e ce la racconta nella sua verità profonda e primitiva, nel suo essere un Paese arcaico e feroce eppure governato da leggi antichissime, sagge e disumane al tempo stesso. Ed è una storia che dà voce e volto, per la prima volta, a quel brulichio di «anime sperdute* che abitano le immense campagne cinesi, tra le sconfinate distese di sorgo «che in autunno scintillano come un mare di sangue», raccontate da Mo Yan con un realismo e un senso vivissimo dell’epica quotidiana che fanno piazza pulita di decenni di ingenua iconografia. Nessun romanzo moderno ha saputo immergersi con tanto febbrile stupore e cosi impietosa crudezza visionaria nel mondo immobile e senza tempo dei villaggi cinesi, nell’attimo di una trasformazione epocale,«a pochi passi* dal precipizio verso l’anarchia. Dopo aver vinto praticamente tutti i premi letterari in Cina, e dopo il celebre omonimo film di Zhang Yimou, nominato all’Oscar per il miglior film straniero, e Orso d’oro al festival di Berlino nel 1988.
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