Abstract/Sommario: Nel pomeriggio di domenica 7 maggio 2000, presieduta da Giovanni Paolo II, si è svolta la Commemorazione dei testimoni della fede del secolo XX. Si tratta di migliaia - secondo alcuni, di milioni - di cristiani cattolici, ortodossi e protestanti, i quali, spesso come "militi ignoti", hanno sofferto e sono morti sotto le persecuzioni dei regimi totalitari. Il rito, ricco di simboli significativi, ha rivestito una forte connotazione ecumenica. Altrettanto intenso è stato l'imperativo di ...; [Leggi tutto...]
Nel pomeriggio di domenica 7 maggio 2000, presieduta da Giovanni Paolo II, si è svolta la Commemorazione dei testimoni della fede del secolo XX. Si tratta di migliaia - secondo alcuni, di milioni - di cristiani cattolici, ortodossi e protestanti, i quali, spesso come "militi ignoti", hanno sofferto e sono morti sotto le persecuzioni dei regimi totalitari. Il rito, ricco di simboli significativi, ha rivestito una forte connotazione ecumenica. Altrettanto intenso è stato l'imperativo di fondo: far memoria dei nuovi martiri e cogliere l'eredità preziosa della loro testimonianza, spesso sigillata col sangue, per intraprendere - al di là delle divisioni storiche - nuove vie di unità e di fraternità tra i credenti in Cristo, infatti "l'ecumenismo dei martiri e dei testimoni della fede è il più convincente"
Abstract/Sommario: Nel pomeriggio di domenica 7 maggio 2000, presieduta da Giovanni Paolo II, si è svolta la Commemorazione dei testimoni della fede del secolo XX. Si tratta di migliaia - secondo alcuni, di milioni - di cristiani cattolici, ortodossi e protestanti, i quali, spesso come "militi ignoti", hanno sofferto e sono morti sotto le persecuzioni dei regimi totalitari. Il rito, ricco di simboli significativi, ha rivestito una forte connotazione ecumenica. Altrettanto intenso è stato l'imperativo di ...; [Leggi tutto...]
Nel pomeriggio di domenica 7 maggio 2000, presieduta da Giovanni Paolo II, si è svolta la Commemorazione dei testimoni della fede del secolo XX. Si tratta di migliaia - secondo alcuni, di milioni - di cristiani cattolici, ortodossi e protestanti, i quali, spesso come "militi ignoti", hanno sofferto e sono morti sotto le persecuzioni dei regimi totalitari. Il rito, ricco di simboli significativi, ha rivestito una forte connotazione ecumenica. Altrettanto intenso è stato l'imperativo di fondo: far memoria dei nuovi martiri e cogliere l'eredità preziosa della loro testimonianza, spesso sigillata col sangue, per intraprendere - al di là delle divisioni storiche - nuove vie di unità e di fraternità tra i credenti in Cristo, infatti "l'ecumenismo dei martiri e dei testimoni della fede è il più convincente"
Abstract/Sommario: Il 31 ottobre 1999 è stato firmato ad Augsburg tra la Chiesa cattolica e la Federazione Luterana Mondiale un accordo ecumenico in forza del quale le reciproche condanne non colpiscono più la dottrina dell'attuale controparte. A differenza del 1530, la Dichiarazione congiunta non si è fermata su singole affermazioni delle due parti, ma attraverso un "consenso differenziato" ha voluto comprenderle all'interno dell'orizzonte ermeneutico in cui ciascuna Chiesa e Comunità ecclesiale ha arti ...; [Leggi tutto...]
Il 31 ottobre 1999 è stato firmato ad Augsburg tra la Chiesa cattolica e la Federazione Luterana Mondiale un accordo ecumenico in forza del quale le reciproche condanne non colpiscono più la dottrina dell'attuale controparte. A differenza del 1530, la Dichiarazione congiunta non si è fermata su singole affermazioni delle due parti, ma attraverso un "consenso differenziato" ha voluto comprenderle all'interno dell'orizzonte ermeneutico in cui ciascuna Chiesa e Comunità ecclesiale ha articolato la propria formulazione di fede. Con la firma di Augsburg cattolici e luterani hanno capito che si può dire in modo diverso lo stesso deposito di fede. L'Autore insegna Teologia ecumenica alla Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, Sezione San Luigi (Napoli)
Abstract/Sommario: Negli anni Ottanta la scena politica iraniana fu dominata dal leader religioso R. Khomeini e dalla lunga guerra con l'Iraq. Seguì, per 8 anni, la presidenza di H. Rafsanjani e poi quella di M. Khatami, entrambi di tendenza riformista, ma condizionati dall'autorità religiosa islamica, che ha potere assoluto su tutte le materie vitali per lo Stato. La vittoria della corrente riformista nelle elezioni parlamentari del febbraio-maggio 2000 è stata salutata dalla stampa occidentale come una ...; [Leggi tutto...]
Negli anni Ottanta la scena politica iraniana fu dominata dal leader religioso R. Khomeini e dalla lunga guerra con l'Iraq. Seguì, per 8 anni, la presidenza di H. Rafsanjani e poi quella di M. Khatami, entrambi di tendenza riformista, ma condizionati dall'autorità religiosa islamica, che ha potere assoluto su tutte le materie vitali per lo Stato. La vittoria della corrente riformista nelle elezioni parlamentari del febbraio-maggio 2000 è stata salutata dalla stampa occidentale come una grande svolta; ma la particolare situazione politico-religiosa del Paese suggerisce molte cautele
Abstract/Sommario: Nei primi secoli dell'ebraismo rabbinico Gesù è stato ignorato o calunniato: lo si ricordava solamente come un mago che ha fatto apostatare Israele. Soltanto in tempi moderni la figura di Gesù è stata studiata da un piccolo numero di scrittori ebrei, senza però suscitare una forte eco nel mondo ebraico. La loro conclusione comune, nonostante talune divergenze su punti particolari, è che Gesù fu un "hasid", cioè un "devoto" galileo, osservante della Tora, che non avrebbe mai pensato di ...; [Leggi tutto...]
Nei primi secoli dell'ebraismo rabbinico Gesù è stato ignorato o calunniato: lo si ricordava solamente come un mago che ha fatto apostatare Israele. Soltanto in tempi moderni la figura di Gesù è stata studiata da un piccolo numero di scrittori ebrei, senza però suscitare una forte eco nel mondo ebraico. La loro conclusione comune, nonostante talune divergenze su punti particolari, è che Gesù fu un "hasid", cioè un "devoto" galileo, osservante della Tora, che non avrebbe mai pensato di essere il Messia e di creare una nuova religione. Sarebbe stata la primitiva comunità cristiana, e in particolare Paolo, a dare a Gesù il titolo di Salvatore degli uomini mediante la sua morte e risurrezione (che non ci sarebbe mai stata). Il Gesù "cristiano" sarebbe una creazione cristiana, in radicale contrapposizione con l'ebraismo