Abstract/Sommario: Continuando la rilettura della "Lumen gentium" (LG), l'editoriale affronta le questioni sollevate dal II capitolo consacrato al "popolo di Dio". Dopo aver ricordato perchè tale capitolo fu preposto alla trattazione della Gerarchia, e come si passò dalla definizione della Chiesa come Corpo mistico (Pio XII) alla sua descrizione come popolo di Dio, l'editoriale dapprima mette in rilievo gli aspetti che quest'immagine applicata alla Chiesa fa emergere. Essi sono la storicità, il carattere ...; [Leggi tutto...]
Continuando la rilettura della "Lumen gentium" (LG), l'editoriale affronta le questioni sollevate dal II capitolo consacrato al "popolo di Dio". Dopo aver ricordato perchè tale capitolo fu preposto alla trattazione della Gerarchia, e come si passò dalla definizione della Chiesa come Corpo mistico (Pio XII) alla sua descrizione come popolo di Dio, l'editoriale dapprima mette in rilievo gli aspetti che quest'immagine applicata alla Chiesa fa emergere. Essi sono la storicità, il carattere popolare, l'aspetto comunitario della salvezza, l'organicità. Poi tratta dei caratteri propri del popolo di Dio - il carattere sacerdotale, il carattere profetico, il carattere universale e il carattere missionario - cercando di vedere fino a che punto essi sono penetrati nella coscienza comune dei fedeli. Parla, quindi, del sacerdozio dei fedeli, come di vero sacerdozio, anche se diverso per natura dal sacerdozio ministeriale; del carattere carismatico della Chiesa e dei carismi dati ai cristiani e per ciò dei nuovi ministeri che hanno fatto nascere; dell'apertura della Chiesa, non più fortezza assediata, al mondo e alle altre Chiese cristiane e alle religioni non cristiane; infine del carattere missionario della Chiesa e del problema dell'inculturazione della fede nel mondo non cristiano. Mostra, in tal modo, l'incisività che il Concilio ha avuto nella vita della Chiesa postconciliare
Abstract/Sommario: Dopo l'assassinio di Indira Gandhi, il figlio Rajiv, eletto subito Primo Ministro dal Consiglio di gabinetto, chiamò alle urne, per il 24 e 28 dicembre, il popolo indiano. Due preoccupazioni erano nella mente di Rajiv Gandhi: il vuoto di potere provocato dalla morte della madre e il pericolo che si accentuassero le divisioni regionali nel Paese. La nota descrive le ragioni della strepitosa vittoria di Rajiv, i programmi del Congresso-I e dei partiti d'opposizione, i numerosi problemi c ...; [Leggi tutto...]
Dopo l'assassinio di Indira Gandhi, il figlio Rajiv, eletto subito Primo Ministro dal Consiglio di gabinetto, chiamò alle urne, per il 24 e 28 dicembre, il popolo indiano. Due preoccupazioni erano nella mente di Rajiv Gandhi: il vuoto di potere provocato dalla morte della madre e il pericolo che si accentuassero le divisioni regionali nel Paese. La nota descrive le ragioni della strepitosa vittoria di Rajiv, i programmi del Congresso-I e dei partiti d'opposizione, i numerosi problemi che a Rajiv toccherà risolvere
Abstract/Sommario: La scomparsa di Eduardo De Filippo offre l'opportunità di fare un bilancio della sua opera di attore, autore, poeta. In realtà, dopo Pirandello, Eduardo è tra le maggiori personalità del teatro contemporaneo, sia perché ha contribuito a dare a quest'arte nuovo impulso, sia perché, con alcune sue commedie, ha segnato un'epoca e ha destato un interesse internazionale. In questo primo studio si analizza l'arte dell'attore, raffinatissima inconfondibile essenziale, e l'opera teatrale, attr ...; [Leggi tutto...]
La scomparsa di Eduardo De Filippo offre l'opportunità di fare un bilancio della sua opera di attore, autore, poeta. In realtà, dopo Pirandello, Eduardo è tra le maggiori personalità del teatro contemporaneo, sia perché ha contribuito a dare a quest'arte nuovo impulso, sia perché, con alcune sue commedie, ha segnato un'epoca e ha destato un interesse internazionale. In questo primo studio si analizza l'arte dell'attore, raffinatissima inconfondibile essenziale, e l'opera teatrale, attraverso un arco comprendente oltre cinquant'anni. Si arriva alla conclusione che, accanto a lavori discutibili, appesantiti da preoccupazioni ideologiche, ce ne sono altri che rasentano il capolavoro
Abstract/Sommario: In occasione della pubblicazione di un secondo volumetto del Tévoédjrè, la nota cerca di cogliere il pensiero dominate dell'economista e politico africano, rappresentativo non solo del Benin, ma anche di tutta l'Africa nera, attivo da anni nelle organizzazioni internazionali di Ginevra. La sua opera "La povertà ricchezza dei poveri", EMI 1979), di cui il secondo volume fornisce in forma di testimonianza le motivazioni cristiane, costituisce una voce genuina del Terzo Mondo che, di fron ...; [Leggi tutto...]
In occasione della pubblicazione di un secondo volumetto del Tévoédjrè, la nota cerca di cogliere il pensiero dominate dell'economista e politico africano, rappresentativo non solo del Benin, ma anche di tutta l'Africa nera, attivo da anni nelle organizzazioni internazionali di Ginevra. La sua opera "La povertà ricchezza dei poveri", EMI 1979), di cui il secondo volume fornisce in forma di testimonianza le motivazioni cristiane, costituisce una voce genuina del Terzo Mondo che, di fronte alla stanchezza spirituale dell'Occidente, mostra ottimismo e fiducia nell'uomo anche nell'affrontare i gravi problemi che travagliano tuttora i Paesi in via di sviluppo e per la cui soluzione gli europei si mostrano spesso pessimisti. Si tratta essenzialmente di rimettere al centro l'uomo e i popoli valorizzando anche le loro culture originali